lunedì 20 giugno 2011

Progetti integrati di sviluppo locale, la Regione approva le priorità indicate dal partenariato provinciale con il turismo al centro degli interventi

La Regione ha recepito il rapporto provinciale vibonese nell’ambito del Quadro unitario di programmazione integrata (Qupi). In altre parole, ha considerato compatibile con le propria programmazione generale le linee di sviluppo prioritarie scaturite dal partenariato pubblico e privato che dovrà aderire ai bandi Pisl (Progetti integrati di sviluppo locale) di imminente pubblicazione, che destinano al nostro territorio circa 52 milioni di euro di fondi comunitari, sui 500 complessivi a disposizione per questa voce del Por.
A renderlo noto è stato l’assessore alle Politiche comunitarie Paolo Barbieri, nel corso della riunione con il gruppo ristretto di partenariato (cioè i rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti), tenutasi questa mattina nella sala consiliare.

La concertazione coordinata dalla Provincia ha dunque raggiunto un primo importante risultato, con il recepimento del rapporto che sintetizza le proposte giunte da Comuni, associazioni di categoria, sindacati e ordini professionali. Sugli obiettivi individuati e ora ratificati dalla Regione, dovranno essere elaborate le singole proposte progettuali per accedere concretamente ai finanziamenti.

Da un partenariato programmatico generale si passa quindi ai partenariati progettuali specifici, che dovranno riunire i soggetti pubblici e privati che insistono nelle stesse porzioni di territorio. A questo proposito - come ha spiegato Barbieri - il Qupi divide il territorio regionale in 60 ambiti; di questi, 7 riguardano il Vibonese, a loro volta divisi in 6 aree vocate (quelle interne) e una d’eccellenza (la fascia costiera). Ad ogni partenariato progettuale - che sarà costituito con la sigla di un protocollo d’intesa standard elaborato dalla Regione - devono partecipare almeno 5 Comuni territorialmente contigui, al fine di dare organicità e maggiore durata nel tempo ai progetti con i quali si intende attingere alle risorse a disposizione.
A fare la parte del leone, comunque, sarà il turismo, settore al quale è destinato almeno la metà dei fondi a disposizione. Gli altri ambiti progettuali riguardano la valorizzazione delle risorse agroalimentari, il miglioramento della qualità della vita, la mobilità intercomunale, contrasto dello spopolamento delle aree interne e riqualificazione dei centri storici.
Per aderire efficacemente ai bandi - che saranno emanati entro luglio - bisognerà presentare proposte che prevedano almeno il 70 per cento di progetti “maturi” (cioè esecutivi e immediatamente cantierizzabili), mentre il restante 30 per cento potrà essere costituito da schede progettuali da trasformare poi successivamente in progetti esecutivi.
«La Provincia di Vibo Valentia sta coordinando con efficacia questa delicata fase concertativa - ha rimarcato Barbieri -, come dimostra il recepimento in toto da parte della Regione delle linee di sviluppo elaborate a livello locale, che si sono dimostrate conformi al quadro unitario di programmazione integrata. Ora dobbiamo concentraci sugli aspetti progettuali veri e propri, aderendo ai bandi con proposte che siano davvero organiche e capaci di esprime effetti benefici sull’intero territorio vibonese».
Alla riunione di oggi, hanno partecipato anche gli assessori comunali della città capoluogo, Nicola Manfrida e Sabatino Falduto, l’assessore comunale di Cessaniti Domenico Bagnato, l’assessore comunale di Monterosso Pasquale Puzzello, l’assessore comunale di Tropea Romana Lorenzo, il sindaco di Zambrone Pasquale Landro, il sindaco di Zungri Francesco Galati, il sindacalista Abdel Ilah El Afia (Cgil), il presidente della Confederazione italiana agricoltori Domenico Petrolo, il delegato di Confindustria Vibo Caterina Annunziata, il direttore del Consorzio di sviluppo industriale Giuseppe Aragusa e il presidente di Vibo Sviluppo Paolo Restuccia.


edg

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