lunedì 21 febbraio 2011

Riforma federalista, le critiche degli amministratori vibonesi e di Legautonomie Calabria


«Quella che si profila all’orizzonte è una riforma federalista ingiusta e iniqua che, se dovesse essere attuata, penalizzerà fortemente il Sud. Una riforma che, così com’è stata concepita, porterà paradossalmente ad una riduzione dell'autonomia degli Enti locali e causerà, soprattutto nel Mezzogiorno, un aumento delle tasse per i cittadini e una riduzione dei servizi erogati, nei loro riguardi, da Comuni e Province».
Queste le amare conclusioni del presidente di Legautonomie Calabria
Mario Maiolo (foto), giunte al termine dell’incontro dibattito sulla Redazione del bilancio di previsione 2011 nel contesto del federalismo fiscale, che si è tenuto, stamattina, nella sala del Consiglio, su iniziativa dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia.
Il presidente Maiolo ha invitato i sindaci e gli amministratori calabresi a «prendere piena consapevolezza della penalizzazione che subisce il Sud con questo tipo di riforma ed a fare, quindi, sistema per avviare una battaglia condivisa e di ampio respiro politico. Un’iniziativa che proponga un federalismo giusto e solidale, in grado di salvaguardare i diritti che la costituzione garantisce, in ugual misura, a tutti i cittadini, al di là della loro area di residenza geografica».
Il convegno, che ha visto la presenza di diversi sindaci ed amministratori locali e degli alunni dell’istituto Tecnico commerciale di Vibo Valentia, è stato introdotto dal presidente della Provincia
Francesco De Nisi, che, nel corso del suo intervento, ha evidenziato i valori dell’unità d’Italia, di cui quest’anno si festeggiano i 150 anni, ed ha aggiunto, poi, entrando nel merito della discussione, come sia necessaria «una forte ripresa del protagonismo politico del sistema delle autonomie regionali, al fine di affermare i propri diritti costituzionali e preservare la dignità di chi svolge, con impegno e passione, la propria attività amministrativa al servizio delle comunità. Occorre questo impegno politico - ha chiosato De Nisi - per non vanificare la costruzione di un vero federalismo equo e solidale».
L’approvazione del bilancio di previsione 2011 e, quindi, l’evoluzione della finanza locale, «che sta registrando una significativa regressione in vista dell’avvio del federalismo fiscale», sono stati oggetto dell’intervento dell’assessore provinciale al Bilancio
Pasquale Fera, il quale ha manifestato, anche, tutte le sue perplessità politiche «su un federalismo che non sarà la panacea di tutti i mali, come sostiene ideologicamente la Lega, ma che invece avrà, alla luce degli ultimi provvedimenti governativi, ricadute drammatiche sui cittadini che risiedono in realtà territoriali quali la provincia di Vibo Valentia, alla quale sono stati di fatto tagliati 4 milioni di euro».
Di diverse vedute, invece, l’intervento dell’assessore al Comune di Vibo Valentia
Pino Scianò, che reputa la riforma federalista in atto «ormai non più prorogabile e, tutto sommato, idonea a sanare una situazione di grande difficoltà economica e finanziaria nella quale si trova il Paese». Un prospetto esaustivo dell’evoluzione fiscale in atto, è stato successivamente definito dalla relazione tecnica del segretario generale di Legautonomie Claudio Cavaliere, il quale, dati alla mano, ha anch’egli evidenziato le ricadute negative del riordino in itinere.
Un quadro poco confortevole, dunque, quello calabrese, che - come rilevato da quasi tutti i relatori - rischierà di aggravarsi ulteriormente se questo tipo di riforma federale del Paese dovesse essere definitivamente approvata.

p.p.

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