martedì 30 novembre 2010

Consiglio provinciale, approvato l’assestamento del Bilancio 2010

Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera l’assestamento del Bilancio 2010 e ratificato la convenzione con l’Aci per la gestione dell’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt).
In apertura dei lavori il consigliere Francesco Pititto ha preso la parola a nome del gruppo Pdl spiegando i motivi dell’assenza degli altri esponenti del proprio partito (tra gli scranni dell’opposizione erano presenti soltanto Renato Arone, Gianfranco La Torre e Barbara Citton), adottata come forma di protesta. In particolare, Pititto ha rimproverato alla presidenza del Consiglio provinciale i tempi stretti avuti a disposizione per consultare la documentazione relativa all’ordine del giorno, essendo stata depositata e messa a disposizione dei consiglieri soltanto venerdì scorso.
Un lasso di tempo considerato insufficiente dai consiglieri di minoranza, sebbene abbia configurato i tre giorni d’anticipo sulla seduta previsti dal regolamento. A sostegno di questa protesta, dunque, anche Pititto, Arone e La Torre hanno abbandonato la seduta.

Alla questione ha replicato il presidente del Consiglio Giuseppe Barilaro, rimarcando il rispetto del regolamento e ricordando che il sabato successivo al deposito dei documenti, i collaboratori del suo ufficio - sebbene non in servizio - si sono messi a disposizione dei consiglieri qualora avessero voluto comunque consultare la documentazione.
Irregolarità sono state escluse anche dal segretario generale dell’Ente, Francesco Marziali, che ha rimarcato la correttezza della procedura e la disponibilità del personale.
Si è dunque passati all’assestamento di Bilancio, illustrato dall’assessore al ramo Pasquale Fera (foto).
In particolare, la rimodulazione contabile si è resa necessaria, oltre che per alcuni fondi regionali in entrata relativi alle competenze trasferite alle Province, anche per l’incremento del Fondo di riserva dell’Ente per un importo di circa 270mila euro.

Molto critico l’intervento del consigliere Barbara Citton, che ha parlato di «conti in apparenza inoppugnabili dietro i quali, però, si nascondono situazioni poco chiare». In particolare, la rappresentante dell’opposizione ha espresso forti dubbi sull’incremento del Fondo di garanzia (la cui costituzione è imposta dalla legge, affinché sia possibile per gli Enti locali affrontare spese urgenti e impreviste).
«Siamo al 30 novembre e ormai i giochi in materia di bilancio dovrebbero essere conclusi - ha detto Citton - eppure il fondo di garanzia è stato rimpinguato in maniera considerevole. Il mio sospetto è che la Giunta voglia evitare il controllo del Consiglio usando liberamente questi fondi per fini discrezionali».
Parole alle quali ha replicato l’assessore, spiegando che l’entità del Fondo di garanzia è stabilità anch’essa dalla legge e non può eccedere il 2 per cento del bilancio né essere inferiore allo 0,30 per cento. «Abbiamo soltanto operato per rispettare la norma e adeguare il Fondo a ciò che prescrive la legge», ha affermato Fera, ricordando che non è possibile per la Giunta eludere la funzione di controllo esercitata dal Consiglio, visto che anche le spese eventualmente affrontate con le risorse del fondo determinano variazioni di bilancio che vengono sottoposte all’Assemblea.

È stata poi la volta di Sergio Rizzo, che ha elogiato l’attività svolta da Fera e criticato aspramente l’assenza dei consiglieri di minoranza, definendola strumentale.
Infine, è stata la volta del vice presidente Francesco Miceli, che - annunciando la propria astensione - ha chiesto al consigliere Citton maggiore coerenza nelle proprie prese di posizione.

Al termine l’assestamento di Bilancio è passato con il solo voto contrario di Citton.
Unanimità, invece, per l’affidamento all’Aci della gestione dell’Imposta provinciale di trascrizione.
edg

Lectio magistralis del prefetto Latella agli studenti del Liceo scientifico: «La ‘ndrangheta si sconfigge con il risveglio delle coscienze»

Sensibilizzare le nuove generazioni, trasmettendogli l’alto valore della cultura della legalità, rappresenta la condicio sine qua non per debellare la criminalità organizzata ed avviare un percorso strutturale di crescita e sviluppo del nostro territorio.
Questa una delle idee di fondo più significative emerse nel corso della lectio magistralis su Legalità e Territorio rivolta
ai ragazzi del Liceo scientifico “G. Berto” di Vibo Valentia dal prefetto Maria Luisa Latella.
L’iniziativa, tenutasi nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia, è stata promossa e moderata dalla giornalista Stella Pagano, responsabile dei progetti formativi e delle relazioni istituzionali del Liceo scientifico di Vibo Valentia, ed ha visto coinvolti, tra gli altri, anche il presidente della Provincia Francesco De Nisi, il sindaco della città capoluogo Nicola D’Agostino e la dirigente dell’istituto Maria Silvestro, che nei loro interventi introduttivi hanno manifestato tutta la loro stima nei confronti del prefetto Latella.
In particolare, De Nisi ha esaltato la valenza formativa di questa iniziativa, sottolineando il valore di una lectio magistralis affidata ad un prefetto, «che non si limita ad enunciare principi, ma supporta le
proprie parole con fatti e azioni concrete».
Dal canto suo, il sindaco D’Agostino ha esortato ad aver fiducia: «La lotta contro la criminalità organizzata si può vincere, perché come diceva Falcone, la mafia, come tutte le cose della vita, ha un inizio e una fine». Sulla stessa lunghezza d’onda, la dirigente scolastica Silvestro, che ha rimarcato la «capacità di ascolto e di condivisione dei problemi del territorio da parte del prefetto Latella».
«Sono calabrese e mi sento, quindi, particolarmente legata a questa realtà territoriale, molto simile a quella in cui sono nata, cresciuta e vissuta - ha affermato il prefetto, in apertura del suo intervento -. Un’identità che accresce la responsabilità dalla quale mi sento gravata. Per sconfiggere la criminalità organizzata occorre innanzitutto un risveglio delle coscienze e maggiore partecipazione alla vita della comunità. Soltanto collaborando, facendo rete, diventiamo più forti. La ’ndrangheta, dunque, si sconfigge istaurando una sinergia autentica tra tutte le forze sane della società».
Il prefetto ha poi richiamato la necessità di puntare sulla cultura «primo baluardo contro ogni forma di malaffare».
Maria Luisa Latella si è detta comunque «fiduciosa che le cose poss
ano cambiare». «La gente comincia a ribellarsi - ha affermato - e la ‘ndrangheta ha paura di questo. Lo snodo della vicenda calabrese è tutto in questo elemento di rigetto. È un percorso lungo e difficile, ma siamo sulla strada giusta. Per raggiungere il risultato non occorrono atti di eroismo, ma un cambio di mentalità contro la filosofia del “farsi i fatti propri”, senza curarsi delle conseguenze. Un atteggiamento che a volte è una forma di inconsapevole complicità, altre una sorta di “favoreggiamento”».
Considerazioni che hanno condotto alla conclusione: «Chi si assoggetta alla criminalità non è libero - ha rimarcato il prefetto -. Voglio bene a questo territorio, lo sento mio e pertanto, se grazie a questo nostro incontro, sarò riuscita a lasciarvi
anche una sola parola che vi faccia riflettere, potrò ritenermi soddisfatta. Abbiate fiducia in voi stessi. Fiducia nei vostri insegnanti. Fiducia nelle istituzioni. Affrontate la vita con coraggio, non accettando compromessi. Parlate alle vostre coscienze ed allora la nostra Calabria cambierà davvero».
Parole sentite che hanno suscitato il significativo applauso della sala gremita dagli studenti del Liceo scientifico e che - ha chiosato a fine incontro Stella Pagano - «rappresentano uno spiraglio di luce che illumina il percorso di cambiamento intrapreso delle nuove generazioni calabresi».
p.p.

lunedì 29 novembre 2010

Dimensionamento scolastico, il nuovo piano frutto di un’intensa concertazione suscita consensi unanimi

Il piano di dimensionamento scolastico elaborato dalla Provincia incontra il consenso di amministratori comunali, sindacati e dirigenti scolastici, che questo pomeriggio hanno partecipato alla nuova riunione di concertazione, prima che il documento approdi all’esame del Consiglio provinciale e venga così trasmesso nella sua versione definitiva alla Regione per l’approvazione finale.
Il risultato raggiunto dalla Provincia è frutto di un intenso lavoro concertativo promosso nelle ultime settimane dal presidente Francesco De Nisi e dall’assessore alla Pubblica istruzione Pasquale Fera, che oggi hanno tirato le somme del lavoro svolto, illustrando finalità e articolazione del nuovo dimensionamento, ispirato sostanzialmente alla volontà di consolidare l’organizzazione esistente.
D’altronde, già nella precedente riunione del 5 novembre scorso, De Nisi aveva detto chiaramente di puntare alla conferma della rete attuale, salvaguardando il diritto allo studio dei ragazzi ed evitando la soppressione di autonomie scolastiche. La Provincia, dunque, pur nella necessità di dover comunque procedere alla rimodulazione, così come imposto dalle norme in materia (a cominciare dal dpr 233/98) e dalle direttive della Regione, è riuscita a trovare la quadra, proponendo un nuovo piano di dimensionamento che ricalca quello in vigore ed è condiviso da tutti i soggetti coinvolti.
All’incontro di questo pomeriggio hanno partecipato anche il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, Vito Primerano, il funzionario regionale Sonia Talarico e il presidente del Consiglio scolastico, Mario Iozzo.
L’assessore Fera, nell’esporre le linee generali del piano di dimensionamento, ha rimarcato l’obiettivo primario perseguito dalla Provincia, «cioè assicurare i maggiori benefici alla popolazione scolastica, anche in considerazione delle peculiarità orografiche del Vibonese, ricorrendo alle deroghe possibili ed evitando soppressioni e accorpamenti di istituti per mantenere viva la scuola sul territorio».

Clicca QUI per scaricacare il nuovo Piano di dimensionamento scolastico in formato pdf.

edg

sabato 27 novembre 2010

"Consumi attenti e responsabili": il convegno della Provincia in occasione della settimana europea sulla riduzione dei rifiuti

Riduzione dei rifiuti, riuso dei materiali, raccolta differenziata e riciclaggio: questi i temi principali dell’incontro-dibattito dedicato ai “Consumi attenti e responsabili”, tenutosi questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia.
Il seminario rientra nelle iniziative attuate dall’assessorato provinciale all’Ambiente, organizzato in concomitanza alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti e promosso dal Dipartimento regionale all’ambiente, dalla cooperativa Nautilus e Labtervibo.

«Sensibilizzare i cittadini sul tema dello smaltimento dei rifiuti è uno degli obiettivi della nostra amministrazione. È necessario, infatti, che la società diventi più responsabile nei confronti dell’ambiente e acquisti la consapevolezza che le scelte quotidiane di ciascuno influiscono sullo sviluppo del territorio». Cosi Martino Porcelli, assessore provinciale all’Ambiente, ha aperto i lavori, ai quali hanno partecipato anche alcuni amministratori comunali del Vibonese.

All’incontro hanno preso parte Lorenzo Passaniti, direttore tecnico della Nautilus, e Nicola Tucci, architetto ed esperto in materia di riduzione dei rifiuti. I relatori (foto) hanno messo in evidenza le priorità nel settore dello smaltimento, a cominciare dall’esigenza di tutelare l’ambiente da un eccessivo inquinamento, pena una minore qualità dei prodotti agricoli e la mancata salvaguardia delle risorse naturali.

«La buona gestione dei rifiuti dipende non solo dall’efficienza degli impianti di smaltimento - ha ribadito Passaniti -, ma principalmente dalla collaborazione dei cittadini. È indispensabile mettere in atto anche piccoli accorgimenti, che pur non stravolgendo lo stile di vita, contribuiscono al mantenimento di un ambiente sano e pulito».

L’accento, dunque, è stato posto sulla necessità di incrementare e consolidare la raccolta differenziata, «che purtroppo viene ancora considerata come una possibile alternativa da lasciare alla libera scelta dei cittadini - ha evidenziato Tucci -, mentre dovrebbe rappresentare una pratica ineludibile nell’ambito di una gestione integrata dei rifiuti che consenta lo smaltimento dei materiali già differenziati».

Il dibattito è stato arricchito dagli interventi di sindaci e assessori, alcuni dei quali hanno rimarcato le problematiche territoriali che si riscontrano in questo settore.
In particolare, l’attenzione si è posata sull’esigenza di diminuire i rifiuti riducendo prima di tutto il consumo usa e getta, promuovendo una filosofia di produzione che metta sul mercato articoli già predisposti al riciclo e coinvolgendo maggiormente i cittadini, rendendoli pienamente consapevoli del proprio ruolo nell’ambito di un sistema efficiente di smaltimento dei rifiuti.
s.i.

venerdì 26 novembre 2010

Viabilità, interventi per 4 milioni di euro all’insegna della sicurezza. Il presidente De Nisi: «Un nuovo modo di concepire la mobilità su strada»

Una sorta di rivoluzione della viabilità provinciale, un nuovo modo di concepire la mobilità su strada ispirata innanzitutto alla sicurezza prima ancora che alla velocità.
Così il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha descritto una serie di interventi progettati dall’Amministrazione, che verranno realizzati sulle strade 522 (che si dipana lungo la costa), 606 (che dalla città capoluogo conduce allo svincolo autostradale di Sant’Onofrio) e 17 (che dall’aeroporto militare arriva sino a Tropea).

Le opere - per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro, già tutte appaltate e di imminente avvio - sono state illustrate oggi, nel corso di una conferenza stampa (foto) alla quale, oltre a De Nisi, hanno partecipato anche l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Barbuto, ed i tecnici provinciali che hanno elaborati i progetti.

Gli interventi in questione consistono principalmente in una serie di rotatorie in prossimità degli incroci a maggior rischio, che rallenteranno i mezzi in transito, smistando i flussi di traffico lungo i vari innesti stradali.
Grande importanza verrà data alla segnaletica orizzontale e verticale, nonché alla realizzazione di dissuasori che avranno lo scopo di ridurre la velocità dei veicoli (bande rumorose, isole spartitraffico, marker rifrangenti per indicare il senso di marcia). Inoltre, è prevista la costruzione di percorsi pedonali e di piste ciclabili (di particolare rilevanza quella che verrà allestita sulla 606, dove è frequente incontrare ciclisti). Gli interventi verranno integrati con il rifacimento del manto stradale, la posa in opera di nuovi guard rail e la segnaletica turistica.

Tra le numerose opere programmate, da segnalare in particolare la realizzazione di una grande rotatoria all’incrocio che dalla 606 conduce alla zona industriale di Maierato.

«La Provincia intende rivoluzionare all’insegna della sicurezza la viabilità sulla rete stradale di propria competenza - ha rimarcato De Nisi -, mutuando a questo scopo tecniche costruttive e di regolazione del traffico già adottate con successo nelle principali regioni del nord Italia e, prima ancora, nel resto d’Europa. Questo non vuol dire una riduzione media dei tempi di percorrenza, che al contrario possono addirittura migliorare, ma significa limitare la velocità, prima causa di incidenti, nei tratti e negli innesti che presentano più rischi».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Barbuto, che ha sottolineato la competenza professionale con cui sono stati redatti i progetti, ringraziando l’Ufficio tecnico per l’attività svolta. «Una capacità professionale di altissimo livello, che è sintomo di un ente che sa lavorare con efficienza - ha affermato -, nonostante i luoghi comuni che spesso imputano al personale della pubblica amministrazione una scarsa produttività».
edg

giovedì 25 novembre 2010

Istituito a Vibo Valentia il Centro provinciale antiviolenza rivolto alle donne vittime di soprusi

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, questo pomeriggio è stato presentato il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia e il Centro di accoglienza “La Casa di Marta” per l’istituzione del Centro antiviolenza donne (Cad), che sarà allestito nella sede di via XXV Aprile, nella città capoluogo.
All’incontro con i giornalisti (foto) hanno preso parte Pasquale Fera, assessore provinciale alle Politiche sociali, Vincenzina Perciavalle, consigliera provinciale di Parità, monsignor Giuseppe Fiorillo, rettore del duomo di San Leoluca, e Caterina Patania, responsabile del progetto.
«I servizi assistenziali rientrano negli obiettivi prioritari della nostra amministrazione - ha sottolineato Fera -, per questo abbiamo deciso di collaborare al progetto, finalizzato a prevenire stati di emarginazione e favorire il reinserimento sociale delle donne in difficoltà, con particolare attenzione alle vittime di maltrattamenti e violenza. L’obiettivo è quello di costituire un servizio di aiuto e supporto che favorisca la tutela della donna sia in ambito lavorativo che in quello familiare».
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati gli obiettivi del protocollo di intesa, che prevede un ampliamento dei servizi già attivi sul territorio, tramite l’impiego di personale qualificato, con specifiche competenze psicoterapeutiche.
È prevista, dunque, l’erogazione di servizi, a cominciare dalla consulenza psicologica e l’assistenza legale, fino all’accoglienza nella struttura di donne in stato di difficoltà e al loro reinserimento sociale.
«La legislazione regionale è all’avanguardia in questo campo - ha affermato Perciavalle -, poiché la Calabria è una delle sette regioni italiane ad avere una legge a favore dei centri antiviolenza. Il protocollo di intesa presentato oggi può favorire, quindi, l’accesso ai fondi regionali, al fine di ottimizzare le strutture provinciali e renderle rispondenti alle esigenze della società».
Monsignor Fiorillo è intervenuto per rimarcare la disponibilità e lo spirito di servizio che animano gli operatori che partecipano al progetto: «La Casa di Marta opera da anni sul territorio vibonese e da oggi darà sostengo anche al Cad. Il Centro aiuterà le donne vittime di violenze a ritrovare coraggio e speranza, a prendere consapevolezza del fatto che non sono sole, ma ci sono persone pronte ad ascoltarle e aiutarle. A tale scopo si offrirà un servizio di assistenza telefonica 24 ore su 24».

I relatori hanno evidenziato la peculiarità del progetto, che intende adottare una metodologia di rete territoriale, usufruendo della collaborazione con le istituzioni e le associazioni di volontariato.
Ad illustrare alcuni obiettivi è stata Caterina Patania: «Contrastare ogni forma di discriminazione e lavorare insieme per l’affermazione dei diritti umani e dell’integrità psicofisica della popolazione femminile rientra negli scopi di questa iniziativa. Infatti, è prevista la collaborazione attiva con i servizi sociali e le forze dell’ordine, al fine di garantire al meglio la tutela delle donne che hanno subito maltrattamenti e soprusi».
s.i.

Distretto rurale, l’assessore Barbieri sollecita la Regione affinché avvii la fase concertativa

L’assessore provinciale alle Attività produttive Paolo Barbieri ha scritto una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, per sollecitare l’avvio della fase di concertazione sulla proposta di istituzione del Distretto rurale, denominato “&ViVa” e promosso dalla Provincia di Vibo Valentia.
A distanza di circa 9 mesi dalla trasmissione alla Regione del relativo fascicolo, infatti, ancora non ci sono stati riscontri, nonostante le rassicurazioni offerte a suo tempo.

Nella missiva, Barbieri ricorda che la domanda è stata acquisita dal protocollo dell’assessorato regionale il 5 febbraio scorso e in occasione di un successivo incontro, al quale parteciparono lo stesso Trematerra e il vice sindaco del Comune di Vibo Valentia, «era stato assunto l’impegno di affrontare la questione ed avviare le procedure entro poche settimane».
«La mia insistenza - continua l’amministratore provinciale rivolto al collega della Regione – è generata dalle valutazioni politiche personali e dalla volontà istituzionale di considerare l’ambito rurale ed il settore agroalimentare particolarmente rilevanti, non solo per l’economia vibonese, ma per l’intera Calabria. Sono certo che concorderà con tale valutazione posta nell’ambito dei corretti rapporti tra i diversi livelli istituzionali, considerato che il suo ruolo le consente una visione unitaria dello sviluppo regionale e vorrà da subito dare un personale contributo all’effettiva costituzione del Distretto, come già avvenuto in altre realtà calabresi, quale strumento per il raggiungimento degli indifferibili obiettivi di crescita e di sviluppo delle attività produttive ed in particolare del settore agricolo».

Infine, la conclusione: «Assai poco serve programmare sui territori se poi non si costruiscono le sinergie e le concertazioni necessarie per dare unitariamente le risposte che la Calabria aspetta, non solo nelle buone volontà ma anche nella capacità di realizzare fatti concreti».

A sottolineare l’ampio coinvolgimento del progetto, è bene ricordare che alla proposta di distretto rurale hanno già aderito i Comuni di Acquaro, Arena, Capistrano, Cessaniti, Filadelfia, Filandari, Francavilla Angitola, Francica, Limbadi, Maierato, Mileto, Monterosso Calabro, Nicotera, Pizzo, Pizzoni, Polia, Rombiolo, San Calogero,San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Serra San Bruno, Soriano Calabro, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia,Zaccanopoli, Zambrone, Zungri, nonché la Comunità montana delle Serre. Tra i partner anche Aiab, Arpacal, Dipartimento di Tossicologia dell’Università Magna Grecia, Cia, Confagricoltura, Nautilus, Slow Food, Arssa–Cesa 10 di Vibo, Associazione movimento difesa cittadino, Cogal, Coldiretti, Icea, Legambiente, Osservatorio Dieta Mediterranea e Vibo Sviluppo.
edg

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, sabato alla Provincia l’incontro dibattito “Consumi attenti e responsabili”

Promuovere tra i cittadini una maggiore consapevolezza sulle necessità di ridurre la quantità di rifiuti prodotti e diffondere, quindi, un’adeguata cultura di rispetto dell’ambiente.
Questo il principale obiettivo della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (European Week for Waste Reduction), che è partita sabato 20 novembre e si concluderà domenica 28 novembre.
All’iniziativa, promossa dall’Unione Europea, ha aderito anche l’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia che, in collaborazione con il Dipartimento regionale all’Ambiente, la cooperativa Nautilus e Labtervibo, ha organizzato l’incontro dibattito Consumi attenti e responsabili che si terrà, sabato 27 novembre, alle ore 10:30, nella sala consiliare della Provincia.
«È nostra intenzione essere parte attiva nella promozione di azioni virtuose che mirino a una drastica riduzione della produzione di rifiuti - ha affermato in proposito l’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli -. Intendiamo, quindi, sulla scia delle politiche che l’Unione Europea sta adottando a riguardo, imprimere anche nel Vibonese un’azione amministrativa attenta e consapevole del fatto che esiste una stretta connessione tra la riduzione dei rifiuti e lo sviluppo sostenibile del territorio».
p.p.

martedì 23 novembre 2010

L’assessore Pasquale Fera replica all’ex consigliere regionale Antonio Borrello: «Attacchi qualunquistici scaturiti dalla sua frustrazione»

L’assessore provinciale Pasquale Fera (foto) replica alle dichiarazioni dell’ex consigliere regionale Antonio Borrello, che ha espresso dure critiche nei confronti delle scelte attuate dal presidente della Provincia Francesco De Nisi, che ha recentemente rimodulato la composizione della giunta.
«I toni usati da Borrello sono inusuali per un politico che si definisce moderato - afferma Fera -. L’ex consigliere regionale, pur non avendo nessuno a rappresentarlo in Consiglio, dispensa lezioni di coerenza politica e rivendica tra le righe un posto nell’esecutivo provinciale a discapito di chi, come me, esprime invece una precisa rappresentanza politica, essendo il coordinatore provinciale dell’Api, che ha un suo esponente nella maggioranza che sostiene De Nisi. Frustrato dalle scelte del presidente, dunque, Borrello spara ad alzo zero nel vano tentativo di delegittimare politicamente queste decisioni, e per conseguire il suo obiettivo non si fa scrupolo di scadere nelle offese personali parlando di assessori nominati alla stregua di “gatti” e “cavalli”, dando fondo al più usurato qualunquismo. Da un politico della sua esperienza - continua Fera - mi sarei aspettato una reazione diversa, magari critica, ma comunque costruttiva. Il presidente De Nisi ha fatto le sue scelte, dettate innanzitutto dalla volontà di rilanciare l’azione dell’Ente che guida e chiamando a questo scopo amministratori esperti. Borrello ne prenda atto e si metta l’animo in pace, perché attacchi così virulenti screditano soltanto chi li pone in essere, soprattutto quando fa parte della stessa area politica dei suoi presunti bersagli, alimentando il sospetto che l’unico risultato che si prefigge sia quello di delegittimare un’Amministrazione che lavora con impegno. Senza dubbio il suo giudizio sull’attività dell’Ente, oggi così critico, sarebbe stato molto diverso se ad essere chiamato in giunta fosse stato lui o chi per lui».
edg

Solidarietà, presentata l’edizione 2010 della Giornata della Colletta alimentare

«Il banco alimentare è un’iniziativa molto importante che esprime molteplici significati. Infatti, non ha solo la funzione di donare un aiuto pratico a chi è nel bisogno, ma ha anche una valenza educativa, perché insegna e divulga il valore della solidarietà tra i cittadini». Così Antonello Murone, responsabile provinciale della Fondazione Banco Alimentare, ha aperto ieri il convegno di presentazione della quattordicesima edizione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, in programma sabato 27 novembre.
All’incontro - tenutosi nella sala consiliare alla presenza di numerosi rappresentanti delle associazioni di volontariato, nonché degli studenti delle scuole superiori che partecipano al progetto “La scommessa della solidarietà” - hanno preso parte, oltre a Murone, il direttore regionale della Fondazione, Gianni Romeo, il rettore del duomo di San Leoluca monsignor Giuseppe Fiorillo e l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Pasquale Fera.
«La Fondazione Banco Alimentare è attiva in Calabria dal 1996 - ha spiegato Romeo - e nella provincia di Vibo Valentia contiamo sulla collaborazione di 35 associazioni di volontariato, che sabato prossimo si attiveranno presso i supermercati locali per raccogliere alimenti donati dai cittadini, che verranno poi distribuiti a differenti strutture caritative, dai centri d’accoglienza alle mense dei poveri».

A incoraggiare i cittadini affinché aderiscano alla colletta alimentare è stato monsignor Fiorillo: «Aiutare il prossimo è un’esperienza che arricchisce non solo chi riceve, ma anche colui che dona. Comprare alimenti da devolvere ai poveri è un’azione che crea coesione sociale perché rafforza la solidarietà tra le persone, ma è anche un gesto di alto valore cristiano, perché educa alla carità e diffonde i principi dell’amore e della pietà».

Nel corso del convegno i relatori hanno evidenziato la necessità di aumentare l’efficacia di progetti e iniziative che operano nel sociale, illustrando il crescente bisogno di aiuto da parte di numerose famiglie, soprattutto in Calabria, che risulta la regione più povera d’Italia. Inoltre è stato illustrato, tramite un video e alcune testimonianze da parte di volontari, l’alto valore formativo e umano di attività come quella del Banco Alimentare.

«In periodi di crisi come quello che sta attraversando la nostra società - ha affermato dal canto suo l’assessore Fera -, ci troviamo di fronte ad un crescente bisogno di iniziative finalizzate alla solidarietà. Il numero delle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà sta aumentando e diviene urgente la necessità di operare concretamente e in maniera efficace, anche tramite la collaborazione tra cittadini e istituzioni».
Infine, l’amministratore provinciale ha incoraggiato i promotori del progetto, esaltando gli aspetti solidaristici della manifestazione, ed ha esortato i cittadini a partecipare numerosi all’iniziativa.
L’appuntamento, dunque, è per sabato prossimo, quando in 8.100 supermercati italiani si terrà l’edizione 2010 della Giornata della Colletta alimentare. Su scala nazionale, sono circa 110mila i volontari impegnati che inviteranno le persone a donare alimenti a lunga conservazione che saranno distribuiti a oltre 8mila strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare, che aiuta un milione e mezzo di persone in stato di bisogno.

Scarica QUI la lista della spesa da portare con te
s.i.


sabato 20 novembre 2010

Pesca e risorse acquatiche, si punta ad una filiera di qualità per la costituzione del Polo di Innovazione vibonese

«La realizzazione di una filiera alimentare della pesca che coniughi innovazione, qualità e competitività è un obiettivo molto allettante, soprattutto in un territorio come quello vibonese che già esprime in questo settore esperienze di eccellenza. L’auspicio, dunque, è che il sistema imprenditoriale riesca a sfruttare al meglio l’opportunità offerta dal Polo di Innovazione».
Così l’assessore provinciale alla Pesca Domenico Antonio Crupi, che ha partecipato oggi - nell’hotel Cala del Porto di Vibo Marina - alla prima riunione pubblica (nella foto il tavolo dei relatori) per la costituzione del Polo di Innovazione vibonese dedicato alle risorse acquatiche e alla filiera alimentare della pesca.
L’iniziativa è stata organizzata da Vibo Sviluppo e dalla società cooperativa Nautilus, in qualità di soggetti promotori locali di questo importante strumento di crescita economica.

I Poli di Innovazione, finanziati nell’ambito del Por 2007/2013, si concretizzano in raggruppamenti d’imprese indipendenti e di organismi di ricerca attivi in un particolare settore o territorio, che operano per stimolare processi innovativi, garantendo il coordinamento tra i diversi attori coinvolti.
«Il Polo assegnato alla provincia di Vibo Valentia rappresenta una preziosa opportunità sia per il tessuto economico locale che per l’intera regione - ha spiegato Marinella De Grano, amministratore delegato di Vibo Sviluppo, in apertura dei lavori -. Il piano, infatti, è finalizzato a organizzare e integrare le infrastrutture di ricerca scientifica e di innovazione tecnologica nel settore delle risorse acquatiche, con lo scopo di rendere più competitive le aziende. In tale prospettiva, Vibo Sviluppo si pone come soggetto capace di sintetizzare le varie realtà locali per identificare risorse da investire, attraverso progetti unitari e strategici».
L’importanza di un alto grado di collaborazione tra gli attori coinvolti è stata rimarcata anche da Raffaele Greco, presidente della Nautilus, che ha sottolineato la necessità di una forte sinergia tra le imprese locali al fine di concretizzare un efficace progetto di filiera alimentare nel settore individuato. «Per raggiungere questo scopo e aderire al Polo di innovazione - ha detto - è necessaria l’adesione di almeno 15 imprese locali attive nel settore della pesca. Un’occasione, dunque, che non va sprecata, perché può favorire efficacemente la promozione dei prodotti locali e la realizzazione di una rete di imprese capaci di rappresentare insieme un marchio di qualità sul mercato».

Interazione tra le imprese e gli organismi di ricerca, utilizzo in comune di attrezzature e infrastrutture, scambio di esperienze e conoscenze, trasferimento di tecnologie, messa in rete delle informazioni: questi i principali vantaggi per le imprese che costituiranno la filiera e si aggregheranno al Polo di Innovazione, illustrati da Alfredo Fortunato, economista e rappresentante di Contesti, società di politiche per la ricerca.

Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, anche Nicola D’Agostino, sindaco di Vibo Valentia, Giuseppe Bonanno, presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Paolo Restuccia, presidente di Vibo Sviluppo, e Pippo Callipo, noto imprenditore del settore.
Quest’ultimo ha focalizzato l’attenzione sulle problematiche cui vanno incontro le aziende che decidono di collaborare in un progetto di filiera: «Sarebbe necessario superare l’individualismo di ogni singola impresa per realizzare un’aggregazione che porti reali vantaggi economici al territorio vibonese. In questa prospettiva, il Polo di Innovazione è un’opportunità per favorire la collaborazione tra le imprese e per avviare una maggiore interazione con le istituzioni».

s.i.

venerdì 19 novembre 2010

Lunedì la presentazione della 14° edizione della giornata nazionale della colletta alimentare

Una spesa a fin di bene per donare prodotti alimentari a mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà e centri d´accoglienza. Questo l’intento principale della 14° edizione della Giornata nazionale della colletta alimentare che si terrà, sabato 27 novembre, in oltre 8100 supermercati italiani.
Ad illustrare, a cittadini e stampa, le iniziative promosse a tal fine nel territorio vibonese dalla Fondazione Banco Alimentare saranno - nel corso di un convegno, che si terrà lunedì 22 novembre, alle ore 17, nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia - saranno i responsabili provinciale e regionale della Fondazione Banco Alimentare Antonello Murone e Gianni Romeo, il rettore del duomo di San Leoluca monsignor Giuseppe Fiorillo e l’assessore provinciale alle Politiche sociali Pasquale Fera.
«In questo momento di grande crisi, che non è solo economica ma anche etico-valoriale, questo tipo di iniziative di solidarietà umana tracciano un percorso significativo da perseguire per l’avvio di dinamiche di coesione sociale che - afferma l’assessore Fera - rappresentano la conditio sine qua non per un approccio sistemico a politiche più ampie di crescita e sviluppo economico»
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p.p.

giovedì 18 novembre 2010

Il Consiglio provinciale approva la rimodulazione dei mutui decisa dalla Giunta

Il Consiglio provinciale, riunito in sessione straordinaria e urgente, ha approvato questa sera la rimodulazione dei prestiti concessi all’Ente dalla Cassa depositi e prestiti, assicurandosi in questo modo una maggiore disponibilità finanziaria, pari a circa un milione e 400mila euro l’anno, oltre alla possibilità di richiedere nuovi finanziamenti.
Sulla questione ha relazionato l’assessore al Bilancio Pasquale Fera, che ha spiegato nei dettagli l’operazione, frutto di una proposta formulata dall’Istituto di credito pubblico a tutti gli enti locali italiani che hanno mutui in essere con durata residua di tre anni e ammontare superiore a 5mila euro.
Opportunità particolarmente vantaggiosa, perché fa leva sui tassi d’interesse a lungo termine che risultano estremamente bassi. In altre parole, dilazionando i tempi di estinzione, è possibile pagare rate meno gravose a condizioni migliori. Da qui la maggiore disponibilità economica su base annuale.

Alla relazione dell’assessore è seguito l’intervento di Nicola Crupi (Pdl), che ha contestato al presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Barilaro l’opportunità della convocazione in sessione straordinaria e urgente, ricordando che la proposta della Cassa depositi e prestiti risale ad alcune settimane fa e ravvisando in questa discrepanza di tempi una responsabilità amministrativa dei dirigenti e una responsabilità politica del presidente De Nisi.
In particolare, secondo Crupi, se il presidente della giunta avesse assegnato le deleghe ai nuovi assessori contestualmente alla loro nomina non si sarebbe giunti all’ultimo giorno utile (domani scade il termine per aderire all’offerta della Cdp) per discutere in Consiglio la rimodulazione dei mutui.

Al consigliere di opposizione ha replicato prima il presidente Barilaro, ricordandogli che l’opportunità della seduta e le modalità di convocazione sono state regolarmente concordate in conferenza dei capigruppo, poi lo stesso assessore Fera, che si detto rammaricato per l’approccio polemico. «Su una questione così importante per la vita dell’Ente - ha affermato - sarebbe meglio che l’opposizione si impegnasse per entrare nel merito delle problematiche, dando il proprio contributo senza ricorrere a formalismi».

Dal canto suo, Sergio Rizzo - che in apertura della seduta, ha annunciato la costituzione del gruppo Liberi d’agire, al quale hanno aderito anche Barilaro e Giuseppe Raffele - ha rimproverato a Crupi la strumentalità della sua critica, «che avrebbe avuto ragione di essere soltanto se la Provincia avesse mancato l’occasione di rimodulare i prestiti».
Alla fine il provvedimento è stato approvato con i voti della maggioranza, del vice presidente Francesco Miceli e del consigliere Udc Francesco Bilotta, mentre Crupi si è astenuto.
edg

mercoledì 17 novembre 2010

Emergenza cinghiali, la Provincia bandisce un corso per 200 cacciatori di selezione al fine di contrastare il sovrappopolamento di ungulati

La Provincia ha bandito un corso di formazione per la formazione di 200 cacciatori da impiegare nella caccia di selezione ai cinghiali.
A darne notizia è l’assessore provinciale all’Agricoltura e alla Caccia, Antonio Crupi, che sottolinea la necessità di formare operatori esperti in grado di contrastare il sovrappopolamento di ungulati sul territorio vibonese, che sta causando molti danni alle colture.
Il corso - il cui relativo avviso pubblico, emanato dal dirigente di settore Gianfranco Comito, è stato pubblicato ieri e scadrà il 16 dicembre prossimo - è stato promosso attraverso un’apposita comunicazione inoltrata alle associazioni venatorie, cinofile, ambientaliste e agricole riconosciute a livello nazionale e operanti sul territorio provinciale.

L’iter formativo è riservato a soggetti tra i 25 ed i 65 anni di età, residenti nella provincia vibonese, in possesso della licenza di caccia e dotati di copertura assicurativa per l’attività venatoria. Qualora il numero di richieste di partecipazione superi la disponibilità dei posti previsti, si procederà con una selezione dei candidati attraverso un test di valutazione consistente in 30 domande a risposta multipla. I contenuti della prova verteranno sulla conoscenza della normativa nazionale e regionale in materia venatoria, nonché su nozioni relative alla fauna presente sul territorio provinciale.

Il programma del corso - diviso in quattro moduli di cui uno di esercitazione sul campo - prevede 48 ore di lezioni teoriche e 29 ore di pratica.
Gli interessati devono inviare domanda di partecipazione in carta semplice (a mezzo raccomandata) indirizzata alla Provincia di Vibo Valentia – Settore Ambiente – Servizio Caccia e Pesca – Contrada Bitonto 89900 Vibo Valentia. Le istanze possono essere consegnate anche direttamente all’Ufficio protocollo dell’Ente.

Scarica QUI l'avviso pubblico
Scarica QUI il modulo per la domanda
edg

martedì 16 novembre 2010

La Dieta mediterranea dichiarata patrimonio immateriale dell'Umanità

Grande soddisfazione per la decisione dell’Unesco di inserire la Dieta mediterranea nel patrimonio immateriale dell’Umanità è stata espressa dal presidente della Provincia Francesco De Nisi e dall’assessore all’Agricoltura Domenico Antonio Crupi. La decisione è stata assunta questo pomeriggio a Nairobi, in Kenya, dove si è riunito il comitato intergovernativo dell’organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura.
«Si tratta di un risultato molto importante che si riverbera anche sulla provincia vibonese, dove la dieta mediterranea è stata studiata in maniera approfondita per la prima volta - hanno dichiarato De Nisi e Crupi -. Da anni la Provincia è impegnata nella promozione di questo regime alimentare, che non ha soltanto una valenza scientifica, ma anche profonde radici culturali. Il suo inserimento nel patrimonio immateriale dell’Umanità rappresenta dunque un nuovo stimolo alla promozione di iniziative in grado di valorizzare ulteriormente la Dieta mediterranea e il territorio nel quale è stata codificata per la prima volta».

Il riferimento è a Nicotera, considerata la patria della dieta mediterranea. Qui, infatti, Ancel Benjamin Keys, medico e fisiologo statunitense, condusse approfondite ricerche tra il 1957 e il 1960, riscontrando la bassa incidenza di malattie cardiovascolari nella popolazione locale grazie al regime alimentare caratterizzato da alcuni alimenti base: pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio d'oliva, pesce e vino.

A promuoverne lo studio e la divulgazione è nel vibonese l’Osservatorio provinciale sulla dieta mediterranea, costituito anni fa dalla Provincia e presieduto dal professore Flaminio Fidanza, che partecipò alla ricerca di Keys e oggi è cittadino onorario di Nicotera, dove il 9 maggio scorso è stato celebrato il cinquantenario dello studio pilota con un convegno internazionale.

«Con grande soddisfazione ho appreso che la dieta mediterranea è stata inserita nell’elenco dei patrimoni immateriali dell’umanità tutelati dall’Unesco», ha dichiarato Fidanza, ricordando che quella di Nicotera è stata dichiarata già da alcuni anni come Dieta mediterranea italiana di riferimento, a sottolinearne le peculiarità scientifiche.
edg

Il Consiglio provinciale si interroga sul futuro della sanità vibonese e apre il dibattito ai sindaci

La riorganizzazione della rete ospedaliera, alla luce del piano di rientro dal deficit deciso dalla Regione, è stata al centro del Consiglio provinciale aperto alla partecipazione dei sindaci e della società civile, convocato in seduta straordinaria e tenutosi ieri sino a sera inoltrata.
L’iniziativa, scaturita dalla richiesta di sette consiglieri di maggioranza, ha consentito di focalizzare l’attenzione sulle sorti della sanità vibonese, con particolare attenzione al paventato smantellamento degli ospedali di Soriano e Serra San Bruno.
In apertura dei lavori, il presidente del Consiglio provinciale, Giuseppe Barilaro, ha stigmatizzato l’assenza dei consiglieri regionali (impegnati nella seduta in programma ieri a Palazzo Campanella), ma soprattutto la mancata partecipazione del management dell’Asp di Vibo. Assenze sottolineate criticamente nel corso di quasi tutti gli interventi, salvo che dagli esponenti della minoranza consiliare.
Ad introdurre il tema della discussione è stato il consigliere Giuseppe Raffele, primo firmatario della richiesta per la convocazione del Consiglio, che - pur non negando la necessità di ridurre i costi - ha parlato di «politica sanitaria che persegue tagli indiscriminati, senza tenere conto delle peculiarità del territorio», esortando la classe politica e dirigente a farsi carico di questa problematica.
Sulla stessa lun
ghezza d’onda il sindaco di Vazzano, Antonino Mirenzi, secondo il quale «il piano di riassetto della rete ospedaliera nega i livelli minimi di assistenza e non tiene conto delle scelte già fatte in passato». In particolare, Mirenzi ha richiamato la riorganizzazione dell’ospedale di Soriano varata nel 2002, quando i servizi del nosocomio furono pesantemente ridimensionati, a fronte però di un rafforzamento del reparto di psichiatria e di lunga degenza. «Ora anche questi servizi rischiano di essere smantellati - ha aggiunto - nonostante siano stati spesi tanti soldi per riorganizzarli».
Argomentazioni riprese dal sindaco di Soriano, Francesco Bartone, che ha paventato la trasformazione dell’ospedale «in una specie di grande ambulatorio per medici di famiglia». Nel corso del suo intervento, al fine di sottolineare la mancanza di alternative efficaci in materia di assistenza sanitaria ai cittadini, Bartone si è scagliato pesantemente contro l’ospedale di Vibo Valentia, suscitando la ferma reazione del presidente dell’Ordine dei medici, Michele Soriano, che non ha escluso di adire nei suoi confronti le vie legali. Soriano, che ha tenuto a precisare la sua partecipazione al dibattito in qualità di presidente dell’Ordine, ha difeso strenuamente la categoria professionale dei medici, «ormai costretti a lavorare inseguiti da stuoli di avvocati».
Inoltre, il rappresentante dei medici ha criticato duramente l’approccio dei media alle vicende che solitamente vengono etichettate come “malasanità”, «giungendo a conclusioni affrettate che generano nella pubblica opinione convinzioni errate».
Con riferimento alla riorganizzazione della rete ospedaliera, poi, Soriano ha rivendicato le critiche mosse in passato all’allora presidente della Regione Agazio Loiero, «che ho sempre considerato un nemico di questo territorio». «Oggi chiedo al presidente Scopelliti di sapere qual è il progetto che hanno in mente, quali studi e ricerche sono stati fatti per verificare sul campo bisogni e possibili soluzioni - ha continuato -, perché l’impressione è che ancora una volta si stia pianificando esclusivamente in base a logiche clientelari, ma la sanità non può essere programmata sulla pelle dei cittadini».
Lunghissimo ed estremamente tecnico l’intervento dell’ex sindaco di Serra San Bruno, Raffaele Lo Iacono, chiamato a rappresentare il comitato ristretto che riunisce i Comuni del distretto sanitario numero 2. Lo Iacono ha descritto nel dettaglio la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale che scaturisce dal piano di rientro, evidenziando quelle che ha definito sperequazioni tra le diverse province, come gli 800 posti letto in più previsti a Crotone rispetto a Vibo. «Se la riorganizzazione deve significare lacrime e sangue, che sia così per tutte le province calabresi, senza ingiustizie», ha concluso.
Dal canto suo, il vice sindaco di Soriano, Vincenzo Bellissimo, ha evidenziato forti discordanze tra il piano aziendale dell’Asp e il decreto Scopelliti che detta le linee guida della riorganizzazione, «segno - a suo dire - che le scelte vengono fatte a tavolino, senza un concreto riscontro dei fatti».
È stata poi la volta del vice presidente del Consiglio provinciale, Francesco Miceli, che ha allargato l’orizzonte del dibattito a tutta la sanità vibonese, esprimendo forti critiche nei confronti dell’intera classe politica locale, «senza distinzione tra destra e sinistra, che non ha saputo programmare in questo settore». Miceli, dunque, ha focalizzato la sua attenzione sul concetto di qualità. «Basta con gli ospedali fotocopia - ha detto -, per recuperare credibilità ed eliminare l’immagine negativa della sanità occorre puntare sulla qualità e sull’efficienza dei servizi, attraverso una programmazione che sia ampia e condivisa. Il risanamento non si ottiene con il taglio indiscriminato dei posti letto, ma con la ricerca di standard qualitativi elevati».

Vibrante l’intervento del consigliere Pdl Gerardo Bertucci, che ha difeso con forza le scelte della Regione, stigmatizzando le critiche di «chi si accorge soltanto ora che esiste un problema sanità». «Nel corso degli anni il Consiglio provinciale ha assistito alla chiusura di reparti ospedalieri di ogni tipo senza muovere un dito - ha affermato -. Ora che la Regione è guidata dal centrodestra scatta l’alzata di scudi, ma alcune scelte sono inevitabili, perché gli sprechi sono sati eccessivi e non ha alcun senso mantenere strutture dove magari operano soltanto 4 chirurghi impegnati ad estrarre verruche. La sanità è stata trasformata in un postificio elettorale e i due miliardi di euro di debito accumulati non sono certo colpa di Scopelliti o del commissario dell’Asp».
Critica nei confronti delle scelte operate durante la presidenza Loiero è stata anche Rosa Maria Rullo, sindaco di Mongiana, che ha ricordato la chiusura di ostetricia e ginecologia a Serra, «senza che allora nessuno protestasse».

L’invito a non porre in essere «difese campanilistiche» è venuto dal sindacalista della Cgil, Schipano, mentre il consigliere di maggioranza Sergio Rizzo ha sottolineato il concetto stesso di diritto all’assistenza sanitaria, sancito dalla Costituzione, esaltando le finalità del Consiglio provinciale convocato su questi temi. «La provincia vibonese merita da parte della Regione la stessa attenzione delle altre province calabresi - ha affermato - . Non è possibile, ad esempio, che la piccola Locri abbia il doppio dei posti letto rispetto a Vibo».
Infine, il primo cittadino di Francavilla Angitola, Carmelo Nobile, ha denunciato la mancata convocazione della Conferenza dei sindaci in merito all’elaborazione del piano aziendale promosso dall’Asp. «È inammissibile - ha detto - che i Comuni siano stati tenuti fuori dalla programmazione».
edg

lunedì 15 novembre 2010

Piar, si entra nella fase operativa con gli adempimenti propedeutici all’affidamento delle opere per lo sviluppo delle aree rurali

Un incontro tecnico-operativo per dare il via alle procedure d’appalto per la realizzazione delle opere finanziate con la prima annualità dei Piar (Progetti integrati aree rurali) promossi dalla Provincia di Vibo Valentia.
Questo l’obiettivo dell’incontro convocato dall’assessore alle Attività produttive Paolo Barbieri e tenutosi questa mattina nella sala consiliare.
Alla riunione hanno preso parte rappresentanti degli Enti coinvolti (i Comuni di Acquaro, Arena, Cessaniti, Dasà, Dinami, Drapia, Filadelfia, Filandari, Filogaso, Francavilla Angitola, Joppolo, Limbadi, Maierato, Parghelia, Polia, Serra San Bruno, Sorianello, Soriano Calabro, Vibo Valentia, Zaccanopoli, Zungri, nonché la Comunità montana dell’Alto Mesima - Monte Poro e Aiab Calabria), che sono stati informati sugli adempimenti propedeutici all’affidamento dei lavori.
L’assessore Barbieri - coadiuvato dalla dirigente Edith Macrì e dal responsabile unico del procedimento Fortunato Griffo - ha esortato gli amministratori «a fare bene e presto, per massimizzare i risultati attesi e utilizzare al meglio le risorse a disposizione».
Complessivamente, la prima annualità prevede un plafond di circa 5milioni e 200mila euro, così suddiviso: 3milioni e 230mila euro per la Misura 125 (Strade, acquedotti ed elettrificazione rurale), 707mila euro la Misura 227 (ingegneria naturalistica, sentieristica e viabilità minore forestale), 886mila euro per la Misura 321 (servizi essenziali per l’economia e le popolazione rurale) e 450mila euro per la Misura 216 (sostegno agli investimenti non produttivi).
Barbieri, inoltre, si è detto ottimista sulla possibilità che a breve venga comunicata dalla Regione anche l’approvazione della seconda annualità dei Piar promossi dalla Provincia, per un ulteriore, considerevole apporto di risorse a favore delle aree rurali.
edg

sabato 13 novembre 2010

Trasporti e tutela ambientale al centro del primo incontro pubblico di Labtervibo

«L’ambiente non è soltanto fonte di benessere fisico, ma anche di ricchezza economica e di sviluppo sociale, è una risorsa fondamentale e come tale deve essere tutelata».
Così Martino Porcelli, assessore provinciale all’Ambiente, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare i giovani su queste tematiche, mettendo in luce comportamenti e abitudini in contrasto con questi principi.
A questo fine - nell’ambito del progetto Labtervibo promosso dalla Provincia e presentato alla fine di ottobre - è stato organizzato un convegno sul trasporto equo ed eco sostenibile, tenutosi oggi nella sala consiliare.
Al seminario hanno partecipato gli alunni delle quinte classi degli istituti superiori, ai quali si sono rivolti Lorenzo Passaniti, direttore tecnico della società cooperativa Nautilus, e Domenico Gattuso, docente di Trasporti presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di promuovere l’utilizzo di mezzi e di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale, aumentando il grado di consapevolezza dei ragazzi in merito alle scelte quotidiane di mobilità.
I relatori hanno dunque descritto il contesto generale, dominato dall’uso del mezzo privato, a cominciare ovviamente dall’automobile, illustrando con precisi riferimenti scientifici e con l’ausilio di slide le conseguenze negative di questa opzione: inquinamento, bassa vivibilità dei centri urbani, maggiore rischio d’incidenti. Auspicabile, quindi, un maggiore utilizzo del trasporto pubblico locale (Tpl) per diminuire gli effetti negativi sull’ambiente e favorire la mobilità cittadina in un migliore impiego dello spazio urbano.
«Si tratta dunque di ecologia e di equità - ha ribadito Gattuso -, poiché la questione del trasporto deve essere inserita in un più ampio quadro nazionale e ambientale, con attenzione particolare alle problematiche economiche e sociali».
Analizzando il dislivello tra Nord e Sud nell’ambito dello sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti, l’attenzione è stata focalizzata sulla difficile situazione in cui si trovano le ferrovie del Meridione e sulle condizioni di degrado dei treni regionali.
Sarebbero dunque necessari interventi pratici di potenziamento del Tpl, incentivando allo stesso tempo l’uso di alcune modalità di trasporto, come le biciclette, da cui deriverebbero vantaggi per l’ambiente, la salute e un’ottimizzazione dello spazio pubblico urbano.
Il convegno è stato organizzato in concomitanza con la settimana Unesco di Educazione allo sviluppo sostenibile, manifestazione internazionale che intende promuovere nuovi modi di interpretare e vivere gli spazi collettivi, riuscendo a soddisfare le esigenze di mobilità della società contemporanea, senza compromettere la qualità della vita, la salute e l’ambiente
s.i.

venerdì 12 novembre 2010

Consiglio provinciale, il presidente De Nisi comunica l’assegnazione delle deleghe ai nuovi assessori

Pasquale Fera al Bilancio e alla Pubblica istruzione; Rocco Pistininzi al Personale; Domenico Antonio Crupi all’Agricoltura.
Queste le principali deleghe assegnate dal presidente della giunta Francesco De Nisi ai tre nuovi assessori, rese note questa sera
nel corso del Consiglio provinciale.
L’Assemblea era stata convocata in sessione straordinaria e urgente per la sostituzione dei consiglieri decaduti (Pistininzi e Crupi, proprio a causa del loro ingresso nell’esecutivo), ai quali sono subentrati Nicola Altieri (foto in basso) e Aurelio Maccarone.
In apertura dei lavori, De Nisi ha fatto gli auguri di buon lavoro ai nuovi membri dell’esecutivo provinciale, sottolineando le difficoltà congiunturali di un momento storico che vede gli Enti locali in gravi difficoltà finanziarie, sia a causa della crisi economica che per la drastica riduzione dei trasferimenti statali.
Dai banchi dell’opposizione ha preso poi la parola Barbara Citton, che ha innanzitutto annunciato l’imminente costituzione del gruppo consiliare Sinistra, ecologia e libertà, per poi concentrare il proprio intervento «sulla necessità per l’amministrazione di cambiare passo».
«Mi auguro - ha detto - che la nuova giunta sia l’inizio di un cammino maggiormente ispirato alla collaborazione, non soltanto tra esecutivo e consiglio provinciale, ma anche tra gli stessi consiglieri». In particolare Citton ha sottolineato l’importanza del ruolo delle Commissioni consiliari, «che dovrebbero funzionare meglio e con più assiduità per affrontare i veri problemi d
el territorio». Inoltre, il consigliere di minoranza ha posto l’accento sull’efficienza della macchina amministrativa, criticando i quadri dirigenti.
Più focalizzato sulla critica politica, invece, l’intervento del consigliere Nicola Crupi, che ha ironizzato sulla rimodulazione della giunta: «Siamo finalmente a quella definitiva o dobbiamo aspettarci a breve un nuovo rimpasto con la sostituzione anche dell’assessore Mirabello?», ha chiesto polemicamente rivolto al presidente, il quale non ha fatto attendere la sua replica.
«Mirabello ha la mia piena fiducia - ha risposto De Nisi -, ma non accetto questo tono offensivo, soprattutto con riferimento a persone che meritano rispetto per il lavoro che svolgono e per il ruolo che ricoprono».
Critiche sono venute anche dal consigliere Francesco Pititto, per il quale «i nuovi assessori si sono imbarcati mentre il mare è già in burrasca». Inoltre, Pititto ha biasimato in particolare la gestione del personale in forza all’Ente (tema al quale aveva accennato poco prima anche Crupi), affermando che «la Provincia in questo settore non può vantare alcun merito».
Anche al suo intervento ha replicato lo stesso De Nisi, criticando l’approccio alla questione utilizzato da Pititto, «perché - ha detto - non si può generalizzare». «Probabilmente - ha continuato - ci sono alcuni che non fanno fino in fondo il proprio dovere, ma ci sono anche decine e decine di dipendenti che lavorano senza sosta, soprattutto in momenti di forte emergenza come quelli vissuti nelle ultime settimane a causa delle alluvioni».
Una situazione, quella determinata dalle forti piogge, che ha spinto De Nisi ad affermare che «dovremmo fare come il governatore Zaia e minacciare di non pagare le tasse se la Regione e il Governo continueranno a ignorare i problemi di questo territorio». «Alla fine, per quanto accaduto in Veneto si è mosso personalmente anche il presidente del Consiglio, mentre nel Vibonese non si è visto nessuno - ha concluso De Nisi -. Intanto ci sono decine di imprese e centinaia di dipendenti che rischiano di restare senza lavoro, una situazione gravissima per la quale non ci sono risposte rassicuranti da parte di chi ha in mano i cordoni della borsa».
È stata poi la volta del vice presidente del Consiglio provinciale, Francesco Miceli, che ha augurato buon lavoro ai nuovi assessori e consiglieri, sottolineando l’appello alla collaborazione lanciato poco prima da Citton e invitando il presidente De Nisi «ad una verifica politica per scongiurare possibili defaiance future».
Infine, a nome della maggioranza è intervenuto Stefano Soriano, il quale ha anch’egli augurato buon lavoro alla giunta, stigmatizzando l’atteggiamento polemico della minoranza.
edg


La composizione della Giunta provinciale - novembre 2010

Giuseppe Barbuto - Vice Presidente
Viabilità, manutenzione stradale, accatastamenti e voltura, edilizia scolastica, gestione tecnica e manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio, espropri, provveditorato, beni patrimoniali, edilizia residenziale pubblica, appalti e contratti.

Paolo Barbieri
Politiche comunitarie, rapporti con la Regione, programmazione territoriale e urbanistica, attività produttive, politiche economiche per lo sviluppo locale, industria, commercio e artigianato, fiere e mercati, coordinamento sportello unico, polizia provinciale.

Gianluca Callipo
Turismo e attività promozionale, ricreazione e spettacolo, rapporti con gli enti locali, statistica, informatica, sito internet, comunicazione istituzionale, politiche giovanili e orientamento, sport, impiantistica sportiva e tempo libero.

Pasquale Fera
Affari finanziari e programmazione finanziaria, pubblica istruzione, università, cultura, biblioteche, musei e istituzioni culturali, beni culturali, volontariato e politiche sociali, pari opportunità, solidarietà, associazionismo e cooperazione, politiche sanitarie.

Martino Porcelli
Protezione civile, gestione rifiuti, rivelamento e controllo scarichi acque e fossi, tutela e valorizzazione ambientale, inquinamento acustico, elettromagnetico, atmosferico e acque, miniere e cave, ricerca, produzione, trasporto e distribuzione energia, parchi, oasi e riserve naturali, energia da fonti rinnovabili.

Michelangelo Mirabello
Politiche del lavoro e innovazioni tecnologiche, formazione professionale, centri per l’impiego, Cilo, fondazioni, Lsu e Lpu, costituzione nuovi enti, decentramento e partecipazione.

Rocco Pistininzi
Risorse umane, relazioni sindacali, affari generali, uffici delibere e concorsi, protocollo e albo pretorio, servizio idrico integrato, enti partecipati, difesa del suolo, protezione delle coste e ripascimento arenili, demanio marittimo, demanio fluviale.

Domenico Antonio
Crupi
Agricoltura, caccia e pesca, politiche della montagna, agriturismo, zootecnia e zooprofilassi, flora, fauna e forestazione, produzione agroalimentare, trasporti, autoscuole e concessioni.

mercoledì 10 novembre 2010

De Nisi stigmatizza quanto accaduto a Serra San Bruno: «Brutta pagina della politica vibonese e grave danno per il Partito democratico»

«Quanto accaduto a Serra San Bruno, con lo scioglimento del Consiglio comunale a causa delle dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza, è una brutta pagina per la politica vibonese e, in particolare, per il Partito democratico».
Il presidente della Provincia, Francesco De Nisi (foto), stigmatizza le vicende politiche che hanno portato alla caduta della giunta Lo Iacono a circa 5 mesi dalle elezioni amministrative.
«Al di là del merito della decisione, peraltro molto discutibile, maturare una scelta simile senza coinvolgere il partito e gli elettori è inconcepibile - continua De Nisi -, una vera mortificazione per la politica, ma soprattutto per i cittadini, ai quali è stato sottratta la possibilità di giudicare l’operato del sindaco, facendolo cadere a pochi mesi dalle elezioni. Se esistevano reali motivi di sfiducia si doveva avere la sensibilità democratica e il coraggio di renderli pubblici, affrontando il dibattito che ne sarebbe scaturito. In questo modo, invece, ha preso forma quella che appare come una congiura, consumata nella ristretta cerchia di chi vi ha partecipato. Per finalità poco chiare, dunque, si è sacrificato il lavoro e il buon nome di un’amministrazione che ha agito con grande impegno e notevoli risultati, e che non meritava certo di essere mandata a casa prima del tempo. A subirne le conseguenze non sono soltanto i cittadini e gli elettori che hanno votato a suo tempo per Lo Iacono e la sua maggioranza, ma anche la credibilità del Partito democratico. Un danno grave - conclude il presidente della Provincia -, soprattutto se si considera il contesto generale che esigerebbe riferimenti politici forti, autorevoli e trasparenti».
edg