lunedì 31 maggio 2010

Al via la prima edizione della mostra-mercato ArteViVa, dedicata alle tipicità artigianali e agroalimentari

Valorizzare l’artigianato artistico e l’enogastronomia di qualità, esaltando la tipicità delle produzioni vibonesi. È questo l’obiettivo della prima edizione della mostra-mercato ArteViva, che si terrà a Vibo Valentia, nel complesso monumentale del Valentianum e in Piazza San Leoluca, dal 2 al 6 giugno.
L’evento - presentato oggi nella sede della Provincia - è promosso dall’assessorato provinciale alle Attività produttive e realizzato dal Consorzio regionale per i servizi e lo sviluppo dell’artigianato (Coser Calabria), in collaborazione con le associazioni di categoria degli artigiani e il Comune di Vibo Valentia, con il patrocinio, inoltre, dell’assessorato regionale alle Attività produttive.
All’incontro con i giornalisti (foto) hanno preso parte l’assessore Paolo Barbieri, la dirigente di settore Edith Macrì, l’amministratore del Coser Stefano Zirilli, il presidente di Confartiginato Francescantonio Liberto, il presidente onorario di Cna Vibo Franco Gioghà e Caterina Malfarà Sacchini, in rappresentanza di Casartigiani.
«Si tratta di un appuntamento di grande interesse - ha sottolineato Barbieri - che ha una rilevante importanza sia dal punto di vista culturale che economico. L’artigianato artistico e l’enogastronomia rappresentano un comparto di primaria importanza nelle dinamiche economiche locali, che è capace di esprimere
una forte spinta propulsiva. In questo senso, ArteViva vuole rappresentare anche un momento riflessione, grazie a una serie di incontri tecnici che vedranno la partecipazione di esperti, esponenti politici e istituzionali. Ma è anche un’occasione di festa e spensieratezza che coinvolgerà i cittadini con musica e degustazione di prodotti tipici, consentendo così una maggiore e più approfondita conoscenza delle nostre eccellenze».
Sulla stessa lunghezza d’onda Zirilli, che ha rimarcato l’elemento identitario delle produzioni tipiche di qualità. «Il loro valore aggiunto è proprio nell’originalità territoriale che le contraddistingue - spiega il rappresentante del Coser -. Quell’elemento di unicità che caratterizza i prodotti tipici, che li rende diversi e inconfondibili, è il fulcro su cui fare leva per promuoverli e favorire la crescita del settore».
Dopo l’inaugurazione di mercoledì (ore 18.00), che vedrà la partecipazione del presidente della Provincia Francesco De Nisi e del sindaco della città capoluogo Nicola D’Agostino, sono previsti due importanti workshop.
Giovedì 3 giugno, alle ore 17.30, si parlerà del ruolo delle banche locali, in relazione alle piccole imprese e alle iniziative di microcredito; tra gli interventi previsti, quelli dell’assessore Barbieri, di Paolo Restuccia (Vibo Sviluppo), Tony Bilotta (Bcc di Maierato), Carlo Vavalà (Artigiancassa), Giuseppe Ruga (Fidart Calabria); le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Caridi.

Sabato 5 giugno, sempre alle 17.30, riflettori puntati sulle tipicità alimentari, intese come risorsa nutrizionale e di sviluppo; sul tema si confronteranno Nazzareno Fiorillo (assessore provinciale all’Agricoltura), Maria Teresa Russo (docente universitaria di Chimica degli alimenti), Gaetano Mercatante (Icea Calabria), Pasquale Barbalace (Odimir), Aurelio Raniti (Associazione cuochi), Onofrio Casuscelli (Coldiretti), Domenico Petrolo (Cia) e Ercole Massara (Confagricoltura); le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Trematerra.


edg

Scarica QUI il programma della manifestazione

giovedì 27 maggio 2010

Decreto taglia Province, De Nisi stigmatizza la confusione generata e avverte: «Se confermato avrà gravi effetti socio-economici»

«Credo che in questa circostanza la confusione generata nell’opinione pubblica dal Governo non abbia precedenti. L’abolizione delle Province con meno di 220mila abitanti è prevista nel decreto legge della manovra economica anticrisi all’articolo 5. Eppure, il ministro Tremonti e il presidente Berlusconi hanno smentito categoricamente. Insomma, un pasticcio imbarazzante per il Paese, a meno che non si voglia riscontrare in questa avventatezza la scarsa considerazione che il Governo nutre verso le sorti del Mezzogiorno».
Così il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi (foto), ha commentato le notizie diffuse oggi dalle agenzie di stampa e dalle testate online, in merito al provvedimento taglia-province.
«Sebbene la situazione sia ancora estremamente fumosa e presenti evidenti profili di illegittimità costituzionale - continua De Nisi -, è utile analizzare l’impatto che avrebbe l’eventuale soppressione della Provincia di Vibo Valentia e dello status di città capoluogo.
Tanti sono gli enti e le articolazioni dello Stato che verrebbero meno: Prefettura, Questura, Comandi provinciali dei carabinieri, della guardia di finanza, del corpo forestale, dei vigili del fuoco, Direzione provinciale del Tesoro, Ragioneria dello Stato, Agenzia delle entrate, Agenzia delle dogane, Agenzia del territorio, Direzione provinciale del lavoro, Camera di commercio, sezione locale di Confindustria, sedi provinciali dell’Inps e dell’Inail, Azienda sanitaria provinciale, Aci, Croce rossa, Ufficio scolastico, Ufficio provinciale delle Poste italiane, Motorizzazione civile.
In questi uffici lavorano circa 2mila persone - spiega il presidente - che corrispondono ad altrettanti nuclei familiari. In totale, dunque, almeno 6mila cittadini vibonesi (se si considera una media per difetto di 3 persone a famiglia) sarebbero costretti a trasferirsi altrove. Le conseguenze sarebbero devastanti per Vibo Valentia, anche e soprattutto con riguardo alle ricadute economiche e sociali. Pensiamo, ad esempio, al conseguente crollo del mercato immobiliare e del commercio, nonché ai maggiori costi che dovrebbero essere sopportati dai cittadini per gli spostamenti. Insomma, gli effetti sarebbero molteplici e non tutti prevedibili. Ecco perché, nel caso in cui dovesse essere confermata la volontà del Governo di procede alla soppressione delle Province, promuoveremo una mobilitazione generale attraverso un Consiglio provinciale aperto alla partecipazione dei cittadini e dei sindaci vibonesi, fino ad impugnare il provvedimento legislativo per sollevare una questione di legittimità costituzionale».
edg

mercoledì 26 maggio 2010

De Nisi sull'ipotesi di soppressione delle Province più piccole: «Iniziativa demagogica che determinerebbe un allontanamento dello Stato»

Ecco la dichiarazione rilasciata oggi all'Ansa dal presidente Francesco De Nisi, in merito all'ipotesi di soppressione delle Province con meno di 220mila abitanti:
«La natura e la portata della decisione assunta dal Consiglio dei Ministri di procedere alla soppressione delle Province con meno di 220mila abitanti va valutata con calma, perché per ora si sa soltanto quello che si è letto oggi sulla stampa. Premesso ciò, ritengo che una tematica di questo tipo non dovrebbe essere affrontata nell’ambito di una manovra economica focalizzata sui tagli alla spesa pubblica posti in essere per fronteggiare la crisi economica. Innanzitutto, per la sua valenza costituzionale che merita un confronto parlamentare ampio e ponderato, ma anche per la sua sostanziale inutilità rispetto agli obiettivi di riduzione della spesa. Abolire le Province sotto i 220mila abitanti può determinare un risparmio di qualche decina di milioni di euro all’anno, praticamente un’inezia rispetto alle attuali esigenze di cassa. Di contro, cancellare le Province significa sopprimere anche le questure, le prefetture, gli uffici scolastici provinciali, le aziende sanitarie, i comandi provinciali delle forze dell’ordine e quant’altro. Questo segnerebbe un arretramento dello Stato in territori, come quello vibonese, che non possono prescindere da una sua presenza concreta e operativa. Pensiamo soltanto all’enorme pressione della criminalità organizzata e alla necessità di combatterla senza soluzione di continuità. L’abolizione delle Province comporterebbe anche il pericolo che questa azione di contrasto si affievolisca proprio a causa della distanza fisica dei presidi di polizia rispetto ad una specifica realtà territoriale. Insomma, credo che intorno all’ipotesi di abolire le Province più piccole ci sia molta disinformazione, alimentata dalla valenza demagogica di un provvedimento che assicurerebbe soltanto un ritorno d’immagine a chi governa il Paese, senza reali benefici per i cittadini. Che questo provvedimento sia profondamente ingiusto lo dimostra anche il fatto che il Governo intende escludere dal taglio delle Province quelle che confinano con nazioni estere, evidentemente perché tutte al Nord, dove la Lega - contraria all’abolizione - impone il suo diktat. Come faranno a spiegare questa ennesima sperequazione che marginalizza il Mezzogiorno?».
edg

martedì 25 maggio 2010

Il Consiglio provinciale nomina i due nuovi revisori dei conti: Francesco Tigani e Lucia Rachiele

Il Consiglio provinciale ha eletto questa sera i due nuovi membri del collegio dei revisori dei conti, in seguito alle dimissioni per motivi personali di Giuseppe Imeneo e Giuseppe Betrò. I nuovi revisori sono il commercialista Francesco Tigani e il ragioniere Lucia Rachiele.
Prima che si passasse alle operazioni di voto a scrutinio segreto, è intervenuto il consigliere di minoranza Nicola Crupi, che ha ventilato dubbi sulle reali motivazioni che hanno indotto Imeneo e Betrò a lasciare l’incarico.
«Forse i veri motivi non li sapremo mai - ha affermato Crupi -, ma è senza dubbio singolare che due professionisti rinuncino, a poca distanza di tempo l’uno dall’altro, ad un incarico così prestigioso e ben retribuito. Il Consiglio dovrebbe porsi questo interrogativo per capire le reali motivazioni che hanno determinato questa scelta».
Si è poi passati ad esaminare lo statuto della costituenda Agenzia provinciale per l’energia, argomento sul quale ha relazionato l’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli.
«In altre province questo organismo è già stato costituito e sta dando ottimi risultati - ha affermato l’amministratore -. Il suo scopo è prevalentemente quello di ottimizzare il sistema dell’energia a livello territoriale, consentendo di dare piena attuazione alla legislazione nazionale e comunitaria in materia di risparmio energetico e fonti rinnovabili. La forma statutaria scelta è quella dell’associazione, per consentire la più ampia partecipazione agli altri enti e soggetti pubblici che vorranno aderire. In questo senso, hanno già assicurato la propria adesione Confindustria Vibo e Unical. Inoltre, una volta operativa, l’Agenzia provinciale per l’energia - che non comporta oneri per i soci - avrà l’importante compito di elaborare e presentare progetti che possano essere finanziati con i fondi comunitari».
Sulla questione è poi intervenuto il consigliere Crupi, che ha chiesto lumi sull’autonomia gestionale dell’Agenzia. In particolare, l’esponente dell’opposizione ha chiesto di sapere se i progetti elaborati e l’attività condotta dall’associazione passeranno prima al vaglio della Giunta e del Consiglio.
Interrogativo al quale ha risposto l’assessore Porcelli, puntualizzando che lo statuto dell’Agenzia è stato elaborato sulla base di uno schema fisso previsto dalla Commissione europea: «L’associazione, dunque, pur non avendo l’obbligo di sottoporre i progetti al vaglio dell’Esecutivo e dell’Assemblea provinciale, lavorerà in piena sinergia con i soci».
Al termine della discussione, il documento è stato approvato con 16 voti a favore e 2 astensioni (Crupi e Pititto).
Chiuso questo argomento, si è passati all’ultimo punto all’ordine del giorno: la discussione sull’adesione della Provincia di Vibo Valentia al consorzio Asmenet, che già raggruppa quasi un migliaio di enti locali italiani. Sulla questione ha relazionato il presidente della giunta, Francesco De Nisi, che ha illustrato le finalità del consorzio, impegnato principalmente nel favorire l’accesso online dei servizi pubblici.
«L’adesione ha un costo molto basso pari ad 1 centesimo di euro per abitante - ha spiegato De Nisi - a fronte dell’erogazione di servizi molto importanti, come la realizzazione di un sito internet efficiente che diventi uno vero e proprio sportello online per l’adempimento di tutte quelle pratiche che ancora oggi costringono gli utenti a raggiungere gli uffici provinciali. Inoltre, sono previsti servizi di posta elettronica certificata, formazione del personale e supporto informatico».
È seguito poi l’intervento del consigliere Crupi, che ha colto l’occasione per stigmatizzare l’incapacità dell’Ente di attivare i servizi online, a cominciare dalla possibilità per i cittadini di consultare in tempo reale le delibere e le determine dirigenziali.
«Sin dalla prima seduta del Consiglio provinciale - ha detto Crupi - ho auspicato che la Provincia riuscisse in breve tempo ad allestire un sito che potesse rendere trasparente l’attività amministrativa e consentire ai cittadini di usufruire attraverso Internet dei servizi erogati. Così, purtroppo, non è stato».
Critica alla quale De Nisi ha replicato esprimendo una dura reprimenda nei confronti dell’apparato burocratico dell’Ente e chiedendo al direttore generale, presente alla seduta, di agire immediatamente affinché «chi non lavora o si rifiuta di adempiere ai propri compiti in maniera puntale, capisca che per lui non c’è spazio in questi uffici». In particolare, il presidente ha puntato il dito contro il vertice dirigenziale della precedente amministrazione. «Ci sono persone che oggi si ergono a moralizzatori - ha detto De Nisi - ma quando erano in carica hanno avallato scelte dissennate, consentendo l’assunzione di 300 dipendenti. Tra questi ce ne sono alcuni che si rifiutano letteralmente di lavorare, adducendo ogni tipo di motivo. Ebbene, per loro non c’è più posto qui. Chiedo al direttore generale, quindi, di intervenire con il massimo rigore». Parole che hanno scatenato la controreplica di Crupi, il quale si è detto d’accordo con quanto affermato dal presidente della giunta, rimarcando però che lo stesso De Nisi, durante la precedente amministrazione, faceva parte della maggioranza che sosteneva l’esecutivo.
Infine, prima del voto, è intervenuto il vice presidente del Consiglio provinciale Francesco Miceli, che ha chiesto al presidente De Nisi delucidazioni sul quadro politico della Provincia. «Io non mi annovero né tra i detrattori né tra gli estimatori di questa amministrazione - ha detto - ma vorrei che venisse fatta chiarezza sugli equilibri politici dell’Ente».
Al termine della discussione, l’adesione ad Asmenet è passata con 16 voti a favore e 2 astensioni (Crupi e Pititto).
edg

Incontro tra il presidente De Nisi e il nuovo consiglio provinciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti

Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, ha incontrato questa mattina in sala giunta, in vista di cortesia, i nuovi dirigenti dell’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti): il presidente Giovanni Barberio, il vice presidente Salvatore Runco, la consigliera delegata Francesca De Rito e il segretario Paolo Massaria.
«L’occasione - ha spiegato Barberio - è stata utile ad illustrare le attività promosse annualmente dall’Uici (alla quale nel Vibonese afferiscono circa 250 soci) in vari ambiti, quali integrazione scolastica dei soci, formazione professionale, sostegno all’inserimento lavorativo, attività di aggregazione, servizi di accompagnamento, segretariato sociale. Il tutto finalizzato ad una migliore integrazione dei non vedenti e degli ipovedenti».
A De Nisi sono state illustrate altresì le iniziative già in atto, finalizzate alla prevenzione delle patologie visive. Al riguardo, in collaborazione con l’Asp, l’Ufficio scolastico provinciale e il Rotaract club, si sta effettuando uno screening tra i bambini delle seconde classi delle scuole primarie della provincia.

Al termine dell’incontro gli interessati hanno voluto esprimere al presidente De Nisi il ringraziamento dell’Uici «per la sensibilità e la grande attenzione dimostrata verso le problematiche che riguardano i soggetti non vedenti e ipovedenti».
«Il presidente - ha commentato con soddisfazione Barberio - ci ha garantito che, nei limiti del possibile, non mancherà all’Uici il sostegno, anche economico, dell’Ente e che verranno sollecitamente studiate forme di collaborazione al fine di ridurre i problemi con i quali le persone come noi si trovano quotidianamente a dover fare i conti». De Nisi, infine, ha accolto con interesse la proposta di un protocollo d’intesa, già siglato a livello nazionale dall’Upi (Unione province italiane) e dall’Uici che, ha assicurato, verrà quanto prima discusso e poi approvato dalla giunta.
f.p.

Le “Giornate di Paleontologia”, in programma a Rende, si occuperanno anche del territorio vibonese

Le Giornate di Paleontologia, promosse dalla Società Paleontologica Italiana tra il 27 e il 29 maggio a Rende, presso il Campus universitario di Arcavacata, si occuperanno anche del territorio vibonese.
Nel corso dell’iniziativa scientifica, di rilievo nazionale, infatti, è in programma un’escursione dei convegnisti su un percorso che toccherà tre siti vibonesi ritenuti di notevole interesse paleontologico.

L’assessore alla pubblica istruzione Maria Salvia, nel comunicare la concessione all’importante evento del patrocinio dell’Ente, sottolinea la valenza dell’iniziativa, giunta quest’anno alla X edizione: «Essa conferma la significativa rilevanza, sul piano paleontologico, storico e culturale del nostro territorio. Sarò lieta di accompagnare personalmente i convegnisti, nel corso dell’intera giornata del 29 maggio, nei siti di Cessaniti, Baia di Riace-Santa Domenica di Ricadi e Pizzo. Soprattutto le cave di Cessaniti hanno fornito in questi anni migliaia di fossili, tra cui splendidi esemplari di echinidi, molluschi e brachiopodi e numerosi resti di pesci e mammiferi marini e terrestri. I fossili di Cessaniti, oltre alla loro importanza intrinseca, hanno una grande valenza anche sul piano museale e divulgativo, il che - conclude l’assessore Salvia - fa di Cessaniti un caso unico nel panorama paleontologico calabrese di valore scientifico nazionale ed internazionale, da preservare e proporre come geosistema».
f.p.

lunedì 24 maggio 2010

La solidarietà del presidente De Nisi alle vittime degli ultimi atti intimidatori

«In questi mesi il territorio vibonese sembra subire vera e propria escalation criminale. Lo stillicidio quotidiano di intimidazioni di stampo mafioso diventa ogni giorno più preoccupante anche a causa di gesti eclatanti che rappresentano un nuovo e più inquietante campanello d’allarme».
Così il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha commentato l’attentato perpetrato contro l’hotel Cala del Porto, uno degli alberghi più prestigiosi del vibonese, contro il quale sono stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco che hanno raggiunto la vetrata d’ingresso (foto) e la hall.
«L’orario, la modalità plateale con cui è stata perpetrata quest’azione e la totale mancanza di remore verso l’eventualità che qualcuno rimanesse ferito o addirittura ucciso - ha detto De Nisi -, sono elementi che devono farci riflettere sulla gravità della situazione».
Il presidente della Provincia, inoltre, ha espresso massima solidarietà e vicinanza anche all’ex sindaco di Stefanaconi, Fortunato Griffo, vittima anch’egli di un gesto intimidatorio, cioè l’incendio doloso che ha distrutto nottetempo un casolare di sua proprietà.
«L’auspicio, come sempre, è che le forze dell’ordine e la magistratura riescano ad individuare i colpevoli assicurandoli alla giustizia - ha concluso De Nisi -, ma resta la profonda amarezza per non riuscire a vedere la fine del tunnel che sta inghiottendo le speranze di riscatto di questa terra».
edg

Lavori sull’attraversamento del fosso Sant’Anna, la Provincia invita la ditta ad accelerarne l’esecuzione al fine di ridurre al minimo i disagi

Le problematiche relative ai lavori di messa in sicurezza della strada provinciale ex 522, in prossimità del fosso Sant’Anna di Bivona, per i quali la Provincia è soggetto attuatore individuato da un’apposita ordinanza di protezione civile, sono stati al centro di un incontro operativo, tenutosi questa mattina in sala giunta, tra il presidente Francesco De Nisi, il presidente di Confindustria Vibo Domenico Arena e, in rappresentanza del Consorzio industriale, Giuseppe Augurusa e Filippo Velotta. Presenti anche il responsabile del procedimento Pino Profiti, il direttore dei lavori Gioele Pelaggi e un rappresentante della ditta Gem Sinergie.
La riunione è servita anche ad individuare un percorso alternativo per il traffico veicolare fino alla conclusione dei lavori, per i quali è stata ribadita l’assoluta necessità che vengano eseguiti nel più breve tempo possibile. L’inizio dei lavori è previsto per lunedì prossimo e il traffico veicolare sarà deviato sul vecchio tracciato che conduce all’abitato di Portosalvo.
«Ci rendiamo perfettamente conto delle conseguenze che l’esecuzione dei lavori avrà nel l'immediato sulla viabilità di quest’area e ci scusiamo con i cittadini per i disagi che inevitabilmente subiranno - ha spiegato De Nisi al termine dell’incontro -, ma si tratta di opere che non si possono procrastinare, dal momento che la messa in sicurezza di quel tratto di strada, con riferimento specifico all’innalzamento del ponte sul fosso Sant’Anna, è assolutamente necessario al fine di scongiurare i pericoli derivanti da eventuali eventi alluvionali. Al riguardo, comunque, Provincia, Confindustria e Consorzio industriale operano in piena e proficua sinergia al fine di ridurre al minimo i disagi per gli utenti e per le aziende presenti nella vicina zona industriale. Da parte nostra, abbiamo invitato ufficialmente la ditta ad accelerare al massimo i lavori con l’intesa che essi verranno conclusi nel più breve tempo possibile e comunque entro la fine del prossimo mese di luglio».
f.p.

venerdì 21 maggio 2010

Il direttore dell’Ato 4 di Vibo Valentia rivendica il lavoro svolto dall’ente e illustra il programma triennale degli interventi futuri

Il direttore generale dell’Ato 4 di Vibo Valentia, Salvatore Lubiana (foto), replica alla presa di posizione del presidente della Sezione turismo di Confindustria Vibo Valentia, Pino Giuliano, e del presidente di Cogetur Capo Vaticano, Antonio Loiacono, con riferimento agli interventi di competenza dell’Ente d’ambito territoriale ottimale. Questione sulla quale sono stati coinvolti recentemente anche i consiglieri regionali Nazzareno Salerno e Alfonsino Grillo. In particolare, Lubiana, dopo aver richiamato le competenze dell’Ato, rivendica il lavoro già svolto e illustra gli interventi da effettuare in futuro (scarica QUI il Piano triennale), programmati di concerto con Provincia e Comuni, per attuare i quali è indispensabile acquisire le risorse necessarie attraverso il Por 2007/2013.
Ecco il testo integrale della missiva:


«Con la costituzione degli Enti d’Ambito Territoriali Ottimali (Ato) alla luce delle "Disposizioni in materia di risorse idriche" (L.R. n. 10/97, Legge n. 36/1994 - oggi D.Lgs. 152/2006), si è avviato un profondo processo di riorganizzazione istituzionale e industriale nell’assetto dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
All’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 di Vibo Valentia, costituito nella forma di convenzione di cooperazione con delibera della Conferenza dei sindaci n. 2 del 16/12/1999, compete l’organizzazione del servizio idrico integrato, costituito dall'insieme dei servizi pubblici di adduzione e distribuzione d’acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
I compiti precipui assegnati dalla Legge agli Ato, enti con propria personalità giuridica, sono quelli di valorizzazione e salvaguardia nel tempo della qualità e quantità del patrimonio idrico, della razionalizzazione e ottimizzazione delle dotazioni idriche e dei servizi idrici integrati secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità; la predisposizione della programmazione d’ambito in coerenza con gli obiettivi stabiliti dalla programmazione regionale; l’attuazione di programmi di investimento; l’attività di ricognizione delle infrastrutture attinenti il Sistema idrico integrato; l’approvazione e l’aggiornamento del programma di attuazione delle infrastrutture idriche e del relativo piano finanziario (Piano d’Ambito).
L’attività della Segreteria tecnica operativa (Sto) dell’Ato n.4 di Vibo Valentia in questi mesi si è snodata, da una parte, sulla mappatura e sul recupero delle perdite nelle reti idriche di distribuzione dei Comuni della Provincia e, dall’altra, sul miglioramento del servizio di depurazione che interessa 23 impianti e 52 stazioni di sollevamento fognario per un totale di 17 Comuni interessati.

Con la conclusione dell’attività di mappatura e ricerca perdite delle reti idriche di distribuzione si è potuto dotare tutti i 50 Comuni della Provincia delle planimetrie e del modello idraulico di funzionamento delle reti su supporto digitalizzato, oltre alla individuazione delle perdite e alla definizione della quantità di acqua non contabilizzata per singolo comune.

Questo patrimonio di conoscenza acquisito nel settore della distribuzione idrica servirà già da subito per la programmazione degli investimenti da proporre alla Regione Calabria e potrà essere utilizzato come base per una gestione efficiente ed economicamente sostenibile, attraverso interventi mirati a ridurre tutti quei fenomeni che rendono diseconomico, discontinuo e inefficiente il servizio e, in futuro, anche per l’attivazione di un sistema di telecontrollo.
Per quanto attiene al servizio della depurazione l’Ato 4 ha in essere un appalto che scadrà nel luglio 2010, che interessa 17 Comuni della provincia per 23 impianti di depurazione e 52 stazioni di sollevamento fognario. A tal fine è stata bandita una gara per una serie di interventi di manutenzione straordinaria di impianti di depurazione che ottimizzerà il servizio depurativo nella provincia, aumentando il numero degli impianti funzionanti.
Si sta lavorando, inoltre, sulla nuova gara per un numero di Comuni interessati pari a 24 con una implementazione dello standard di servizio.
Con riferimento alla programmazione degli interventi inerenti i segmenti idrico, fognario e depurativo nella Provincia di Vibo Valentia, attesa la necessità di aggiornamento del Piano d'interventi e del Piano Operativo Triennale (Pot) allegati al Piano d’Ambito, la Sto dell’Ato, di concerto con l’Amministrazione provinciale e in collaborazione con i Comuni della Provincia, ha avviato un’analisi conoscitiva sullo stato dell’arte del servizio idrico integrato.
Sulla scorta di tale attività concertata è stato rivisitato il nuovo Piano degli interventi e il Piano Operativo Triennale per i tre segmenti (idrico, fognario e depurativo), individuando gli obiettivi che dovranno essere cadenzati nel tempo.

Questo primo Piano Operativo Triennale, che costituisce la revisione del documento elaborato dalla Sogesid nel novembre 2003, per la parte relativa agli interventi da realizzarsi è stato redatto, per il primo triennio, con specificazione degli obiettivi fissati e degli interventi da effettuare. La definizione degli interventi è stata strutturata tenendo conto del vincolo di soddisfacimento dei requisiti di ammissibilità e dei criteri di valutazione del POR Calabria FESR 2007-2013.
Le modalità di finanziamento dei Piani d’Ambito sono riconducibili a due categorie: i proventi tariffari ed i finanziamenti pubblici. Per quanto attiene ai secondi la Sto dell’Ato ha fatto riferimento ai fondi regolati dai POR regionali relativamente al periodo di programmazione 2007-2013 che sono canalizzati sugli interventi compresi nei Piani d’Ambito approvati. I fondi da considerare sono quelli del POR Calabria FESR 2007-2013 - Linea intervento 3.1.1.2 POR-FESR – Linea intervento 3.1.1.2 PAR-FAS.
Il nuovo Piano Operativo Triennale per i tre segmenti (idrico, fognario e depurativo), che contiene una previsione di investimento pari complessivamente a 30 milioni di euro, è stato approvato in data 25/02/2010 dall’Ato 4 e successivamente in data 10/03/2010 dall’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia con deliberazione di Consiglio n. 05.
Tale importante atto programmatorio, concepito in collaborazione con Comuni e Provincia e sulla scorta delle direttive regionali, è stato inoltrato alla Regione Calabria e si rimane in attesa, considerato che i nuovi amministratori si sono da poco insediati, del trasferimento delle risorse necessarie per il via agli interventi definiti prioritari.
In conclusione, tutte le attività programmatorie di mappatura e di recupero della rete idrica, di miglioramento, di collettamento e di completamento, a medio e lungo termine, del servizio di depurazione, sono state già compiute e la realizzazione delle opere dipende dal trasferimento delle risorse finanziarie da parte della Regione».

Il direttore generale dell'Ato 4 di Vibo Valentia
avv. Salvatore Lubiana


giovedì 20 maggio 2010

Fitti passivi, la replica del presidente De Nisi : «Ingeneroso accusarci di immobilismo, spese ridotte di 200mila euro in due anni»

«Sostenere che l’Amministrazione provinciale è immobile dinnanzi alla problematica dei fitti passivi è ingeneroso e fuorviante. Sin dall’inizio del mio mandato ho preteso che si facesse ordine nei conti dell’Ente, con l’obiettivo preciso di ridurre spese e passività. Un processo tuttora in atto che sta dando i suoi frutti, basti pensare che dal 2008 i costi di locazione a carico della Provincia sono già diminuiti di circa 200mila euro».
Così il presidente della Provincia Francesco De Nisi (foto) replica all’articolo pubblicato ieri sulle pagine locali della Gazzetta del Sud, nel quale si imputa all’Amministrazione provinciale la presunta incapacità di eliminare o comunque ridurre i canoni di locazione sborsati annualmente.

«È vero che il gravame dei fitti passivi rappresenta ancora un peso considerevole per le casse dell’Ente, anche maggiore di quanto riferito dalla Gazzetta, visto che la sua entità è di circa un milione e 400mila euro l’anno - continua De Nisi -. Ma non riconoscere gli sforzi compiuti, accusandoci di totale immobilismo, non è corretto, perché così si esprime una valutazione che non trova riscontro nella realtà dei fatti».
A questo proposito, De Nisi elenca i principali tagli ai fitti passivi effettuati negli ultimi due anni dalla Provincia: «Tra i contratti di locazione rescissi ci sono quelli per il Liceo scientifico di Filadelfia (75mila euro) e per i locali del Valentianum prima occupati dal Polo universitario (90mila euro), mentre con riferimento a palazzo Trepiccione (41mila euro) è in corso l’iter di chiusura del rapporto contrattuale. A ciò va ad aggiungersi la mancata conferma di locazioni già programmate dalle precedenti amministrazioni, come il fitto di palazzo Soriano (l’edificio adiacente all’attuale sede del Liceo scientifico di Vibo Valentia, ndr) che sarebbe costato alla Provincia quasi 600mila euro l’anno».

De Nisi, inoltre, stigmatizza quanto affermato a proposito della cittadella scolastica in località Cocari, che - precisa - «non è affatto abortita, come si sostiene nell’articolo». «A giorni, infatti, qui inizieranno i lavori di costruzione del nuovo Istituto alberghiero - continua il presidente della giunta - che, una volta realizzato, rappresenterà la più grande scuola della provincia vibonese. Allo stesso modo, resta intatta la volontà di rendere pienamente autonoma la Provincia circa la logistica dei suoi uffici, con il completamento di Palazzo di Leo, i cui lavori inizieranno entro la fine del mese».

Insomma, De Nisi tiene a rimarcare una precisa rotta impressa all’azione della Provincia: «L’obiettivo di eliminare definitivamente i fitti passivi resta una nostra priorità - conclude - spesso perseguita tra mille difficoltà anche a causa dei contenziosi giudiziari innescati dall’opposizione dei proprietari. Ma noi andiamo avanti, nella ferma volontà di eliminare gli sprechi e recuperare preziose risorse finanziarie».
edg

martedì 18 maggio 2010

La solidarietà del presidente De Nisi al comandante della Stazione dei Carabinieri di Zungri

«Quanto successo questa notte a Zungri è gravissimo, non soltanto perché è stata compiuta una spregevole azione intimidatoria ai danni di un servitore dello Stato, ma è stato colpito anche un simbolo, cioè quella divisa che nel nostro Paese identifica la supremazia del diritto e della democrazia».
Così il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, ha commentato la notizia diffusa oggi dell’intimidazione perpetrata ai danni del maresciallo dei carabinieri Carmine Pica, da poco insediatosi al comando della Stazione di Zungri.
«Anche a nome dell’Amministrazione provinciale - ha continuato De Nisi -, esprimo massima solidarietà e vicinanza al maresciallo Pica e all’Arma dei carabinieri, da sempre in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata. Senza la loro abnegazione quotidiana, che va ad aggiungersi all’impegno delle altre forze di polizia e della magistratura, la battaglia contro la mafia non potrebbe in alcun modo essere combattuta».
edg

lunedì 17 maggio 2010

Inaugurato il cantiere della variante di Drapia per la realizzazione del nuovo collegamento stradale tra l’A3, Vibo Valentia e Tropea

L’obiettivo è quello di abbreviare i tempi di percorrenza impiegati per raggiungere Vibo Valentia e Tropea dallo svincolo autostradale delle Serre, utilizzando un collegamento veloce che accorci l’attuale tragitto di almeno 5 chilometri, bypassando i centri abitati.
I lavori di realizzazione della nuova arteria sono stati inaugurati oggi, con specifico riferimento alla variante di Caria di Drapia, che rappresenta uno dei tre lotti previsti nell’ambito dello stesso progetto.

Il finanziamento complessivo ammonta a circa 10 milioni di euro, a valere sull’Accordo programma quadro (Apq) sulle infrastrutture risalente al 2003; grazie a queste risorse sarà possibile procedere all’ammodernamento dalle strade provinciali 73 e 14 (che saranno collegate da un unico tronco viario), realizzare tre rotatorie agli incroci per Filandari, Nicotera, Spilinga e Zungri (con annesse infrastrutture pedonali) e, infine, costruire un tratto stradale ex novo di 2,6 chilometri per evitare l’attraversamento della frazione Caria.
Qui, nel comune di Drapia, il presidente della Provincia Francesco De Nisi ha inaugurato questa mattina i lavori. Erano presenti anche gli assessori Giuseppe Barbuto (Lavori pubblici), Gianluca Callipo (Turismo), Martino Porcelli (Ambiente) e Maria Salvia (Pubblica istruzione), il presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Barilaro, il consigliere Carlo Brosio, il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli e il consigliere regionale Brunello Censore.

«L’avvio di questo intervento, programmato sin dal 2005, ha subito notevoli ritardi a causa di numerosi problemi burocratici - ha sottolineato De Nisi -. Dopo essere riusciti a sbloccare la situazione abbiamo imposto una forte accelerazione alla realizzazione dell’opera, che secondo il capitolato d’appalto dovrà essere completata entro giugno del prossimo anno. La nuova infrastruttura, dunque, permetterà un collegamento più veloce e moderno tra la valle del Mesima e la costa, migliorando notevolmente la qualità della rete viaria provinciale, con risvolti positivi anche sul traffico turistico proveniente dall’A3».

edg

sabato 15 maggio 2010

Il progetto contro la mafia Arcipelago della Memoria alla fase finale: 350 studenti siciliani e calabresi presentano i risultati del lavoro svolto

Sei mesi di intenso lavoro nelle scuole per diffondere tra i giovani siciliani e calabresi una vera conoscenza del fenomeno mafioso, del suo radicamento storico, sociale e culturale che vanifica da decenni la volontà di riscatto del Mezzogiorno.
Sei mesi durante i quali gli studenti hanno sperimentato nuovi spazi e strumenti per elaborare il proprio punto di vista e per sviluppare una capacità critica che spesso appare sopita nelle nuove generazioni, che vanno aiutate a riflettere sulle cause e sulle conseguenze di ciò che a molti appare come qualcosa di ineluttabile.

È quanto si proponeva il progetto l’Arcipelago della Memoria, promosso dal Ministero della Gioventù e dall’Upi, in collaborazione con le Province di Messina, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Avviata nell’ottobre scorso, l’importante iniziativa è ormai giunta alla sua fase finale, con la presentazione pubblica dei lavori elaborati nell’ambito del concorso di musica, teatro, poesia e linguaggio multimediale che ha rappresentato il cuore del progetto e che ha avuto come referente nel Vibonese l’assessore provinciale alle Politiche giovanili, Gianluca Callipo.
Lunedì 17 maggio, dunque, nei locali della Scuola di Polizia di Vibo Valentia (ore 10.00), 350 studenti provenienti dalle scuole siciliane e calabresi che hanno aderito, presenteranno il proprio lavoro, svolto in piccoli gruppi formati da un massimo di 5 unità, al fine di aumentarne il grado di partecipazione. Un vero e proprio spettacolo quello che andrà in scena, durante il quale gli studenti potranno confrontarsi con i propri coetanei, comparando il lavoro svolto nei singoli istituti e animando questo riscontro incrociato con l’emozione della gara.
«L’Arcipelago della Memoria ha saputo esprimere un forte coinvolgimento tra i ragazzi che hanno partecipato - ha affermato Callipo, in vista dell’appuntamento alla Scuola di Polizia -, rafforzando in essi la consapevolezza che la mafia è un male che va estirpato se davvero si vuole un futuro migliore, fatto di giustizia e libertà. Temi di grande spessore, ma spesso difficili da veicolare tra i più giovani. Il valore aggiunto di questo progetto, dunque, è riscontrabile proprio nella sua capacità di tenere alto il livello d’attenzione, facendo leva sulla creatività artistica degli studenti. Il risultato è una presa di coscienza autentica che rende più facile un percorso di definitivo rigetto della mafia».
edg

venerdì 14 maggio 2010

Raccolta differenziata, 1,2 milioni di euro per il progetto presentato dai 18 Comuni coordinati dalla Provincia per l’adesione al bando regionale

«Un successo conseguito grazie alla collaborazione tra Enti e alla volontà di fare rete per affrontare le problematiche legate alla raccolta differenziata dei rifiuti».
Così l’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli ha commentato l’emissione odierna del decreto dirigenziale con cui la Regione Calabria ha assegnato a 18 Comuni vibonesi consorziati tra loro un milione e 163mila euro di cofinanziamento per attuare un progetto sinergico di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti differenziati.
I termini del relativo bando regionale, finanziato con fondi Por, scadevano l’11 gennaio scorso e in vista di questo importante appuntamento la Provincia si era mobilitata per sollecitare i Comuni affinché presentassero progetti unitari con il coinvolgimento del maggior numero di amministrazioni. Una vera e propria campagna di sensibilizzazione realizzata attraverso una serie di incontri sul tema con i sindaci interessati.
Nell’ultima di queste riunioni, tenutasi il 10 dicembre 2009, l’assessore Porcelli e il presidente Francesco De Nisi, affiancati dall’allora assessore regionale Silvio Greco, avevano messo in guardia i Comuni dai rischi di un’adesione individuale, che non avrebbe consentito l’acquisizione di un punteggio alto, con il pericolo, quindi, di restare esclusi dalla distribuzione dei fondi a disposizione.

In effetti, molti Comuni che hanno deciso di procedere in piena autonomia si sono visti rigettare la domanda di adesione al bando oppure non hanno raggiunto una posizione utile in graduatoria. È il caso, ad esempio, delle amministrazioni comunali che fanno parte del Consorzio costa tirrenica (Joppolo, Nicotera, Ricadi, Briatico, Zambrone e Tropea), ma anche di Comuni che hanno presentato progetti singoli, come Serra San Bruno, Mileto, Parghelia, Mongiana, Simbario, Vibo Valentia e Polia.
È andata diversamente, invece, per i 18 Enti che hanno accolto l’invito della Provincia a consorziarsi, facendo riferimento, a questo scopo, alla Comunità montana Alto Mesima: Arena, Spilinga, Dinami, Filadelfia, Dasà, Filandari, Francavilla, Francica, Gerocarne, Jonadi, Maierato, San Costantino, San Gregorio, Sant’Onofrio, Sorianello, Soriano, Zaccanopoli e Zungri.
Il progetto ammesso al cofinanziamento è stato supervisionato dalla Provincia, che attraverso i suoi uffici ha coordinato la fase di redazione in base alle esigenze espresse dalle singole amministrazioni locali.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Comunità montana e sindaco di Spilinga Franco Barbalace, nonché dal presidente De Nisi, che sin dall’inizio del suo mandato ha esortato ad una concreta sinergia tra gli Enti locali vibonesi, soprattutto in merito all’organizzazione e alla gestione di servizi primari come lo smaltimento dei rifiuti e la depurazione delle acque.
edg

Ticket per l’infanzia e bonus sociale, lunedì comincia la distribuzione degli aiuti alle famiglie in situazioni di particolare disagio economico

I ticket per l’infanzia ed i bonus sociali sono stati trasferiti alla Provincia e sono pronti ad essere fruiti dai legittimi destinatari.
A darne notizia è l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Michelangelo Mirabello, che ha illustrato le modalità di accreditamento degli aiuti contro la povertà, previsti dai relativi bandi regionali emanati nell’autunno scorso.

Lunedì 17 maggio i Centri per l’impiego di Vibo Valentia e Serra San Bruno cominceranno a convocare i 172 nuclei familiari che hanno diritto ai ticket per l’infanzia - in pratica dei buoni acquisto - del valore di mille e 200 euro, spendibili nelle farmacie convenzionate entro sei mesi dalla data di concessione, per comprare generi di prima necessità, dai prodotti alimentari (come omogeneizzati e latte) agli articoli sanitari (pannolini, prodotti per la pulizia dei bambini). Le famiglie destinatarie degli aiuti saranno contattate telefonicamente e invitate a ritirare i ticket negli uffici più vicini al proprio luogo di residenza.
Negli stessi giorni, gli 86 destinatari dei bonus sociali del valore di 3mila e 600 euro ciascuno, riceveranno una lettera che li informerà sull’emissione del mandato di pagamento da parte della Provincia e sulla conseguente possibilità di incassare l’aiuto economico presso la tesoreria dell’Ente.

Soddisfazione per la conclusione della procedura e la possibilità di offrire un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, sulla base dei parametri di ammissione previsti a suo tempo dal bando regionale, è stata espressa dall’assessore Mirabello e dal presidente della Provincia Francesco De Nisi, che hanno sottolineato la scrupolosità con cui i Centri per l’impiego hanno seguito l’iter di accreditamento dei contributi agli aventi diritto.

«Soltanto nella nostra provincia non ci sono stati intoppi - ha sottolineato Mirabello -, mentre altrove sono sorti problemi e ritardi a causa dei ricorsi promossi dai cittadini che si ritenevano ingiustamente esclusi. Va dato merito, dunque, alla qualità e alla puntualità del lavoro svolto dagli uffici provinciali, che hanno consentito un corretto allestimento delle graduatorie».
Per la legittima attribuzione dei bonus sociali, infatti, si è proceduto anche ad una serie di riscontri incrociati presso l’Inps per verificare la veridicità dei dati e delle dichiarazioni pervenute con le domande di adesione ai bandi.
edg

Presentato il primo Trofeo di biliardo professionistico di Vibo Valentia: una settimana di incontri valevoli per il campionato italiano e mondiale

«Quello che Vibo Valentia si appresta ad ospitare è un evento eccezionale per gli appassionati di biliardo, un’occasione unica per vedere all’opera i più bravi giocatori in circolazione e per fare il tifo per il nostro campione, Nestor Gomez».
Così il presidente della sezione vibonese della Federazione italiana Biliardo sportivo (Fibis) Nazzareno Fedele, ha aperto la conferenza stampa (foto)di presentazione della prima edizione del Trofeo di biliardo Provincia di Vibo Valentia, sesta prova del Campionato italiano professionistico Stecca 5 birilli, valevole, inoltre, per le qualificazioni al Campionato mondiale 2010.
Il torneo - che si disputerà da lunedì 17 a domenica 23 maggio nel San Leonardo Resort, dove in questi giorni si stanno allestendo i tavoli di gara - è patrocinato dall’Amministrazione provinciale e promosso dal Circolo Il Diamante di Vibo Valentia, per il quale Gomez gareggia ormai da tre anni. Già 2 volte campione del mondo, 18 volte campione d’Argentina, detentore di 5 coppe intercontinentali e un titolo europeo conquistato per l’Italia nel torneo a squadre, Gomez ha partecipato oggi all’incontro con la stampa, sottolineando l’importanza di questo appuntamento sportivo e confermando con la propria presenza lo spessore agonistico del torneo in programma.
Erano
presenti, inoltre, l’assessore provinciale allo Sport e al Turismo Gianluca Callipo e il presidente della sezione vibonese del Coni Rocco Cantafio. «Non solo calcio e pallavolo, ma ora anche nel settore biliardistico Vibo Valentia comincia ad acquisire maggiore notorietà e rilievo sullo scenario nazionale e internazionale - ha detto Cantafio -. Grande soddisfazione, dunque, per questa prima edizione del Trofeo Provincia di Vibo Valentia, che attirerà tanti appassionati da ogni parte d’Italia».
Dal canto suo, l’assessore Callipo ha
sottolineato l’impegno dell’Amministrazione provinciale nella promozione degli sport minori, rimarcando anche gli aspetti di promozione turistica legati ad eventi di questo tipo. «In occasione del torneo si prevede un afflusso di circa 700 nuovi visitatori, tra atleti e accompagnatori - ha ricordato Callipo - con risvolti immediati nel settore alberghiero e della ristorazione, soprattutto in un periodo dell’anno che solitamente non è caratterizzato da molte presenze».
A questo proposito tutti gli intervenuti hanno sottolineato la copertura televisiva nazionale assicurata da Rai Sport, che seguirà le due giornate conclusive del torneo, quelle nelle quali si concentreranno gli incontri clou ad eliminazione diretta e che vedranno impegnati sul panno verde anche Nestor Gomez.
Il campione italo-argentino ha speso parole di grande affetto per la provincia vibonese, nella quale vive da alcuni anni, e di sincero apprezzamento per l’impegno dell’Amministrazione provinciale, suo sponsor ufficiale nelle competizioni iridate.

«Il gioco del biliardo possiede una forte valenza formativa ed educativa - ha detto Gomez -, soprattutto se giocato a certi livelli. Cercare e trovare il proprio equilibrio interiore, infatti, è fondamentale per potersi affermare in questo sport. Ecco perché sono convinto dell’influenza positiva che può avere sui giovani, soprattutto se sono seguiti nel modo giusto e da maestri competenti».
edg

Le problematiche relative al settore formativo e occupazionale al centro di un incontro tra Mirabello e Stillitani

Le problematiche legate al settore formativo e le politiche attive in materia di lavoro sono stati gli argomenti affrontati dall’assessore provinciale al ramo, Michelangelo Mirabello, in un recente incontro con l’assessore regionale Francescantonio Stillitani (foto).
In particolare, l’amministratore provinciale ha rimarcato l’esigenza di rendere realmente operativo il trasferimento delle competenze in materia di formazione, che, sebbene sulla carta siano state acquisite dalle Province, nella realtà dei fatti non possono essere esercitate in pieno a causa del mancato trasferimento delle relative risorse.
Sempre in tema di formazione, Mirabello ha poi sollevato il problema relativo alla fruizione dei voucher formativi, finanziati dalla Regione per un importo complessivo di circa 430mila euro, pari a 90 voucher del valore nominale di 5mila euro l’uno.

A causare l’impasse è lo stesso bando regionale pubblicato a suo tempo per l’erogazione degli incentivi, che consente ai richiedenti aventi diritto di scegliere il percorso formativo che preferiscono (sono ben 227 le attività formative accreditate nel catalogo della Regione con riferimento al Vibonese), ma allo stesso tempo impone la formazione di classi con un minimo di 8 corsisti. Va da se che l’inevitabile frammentazione delle scelte effettuate dai fruitori dei voucher spesso impedisce di raggiungere il numero minimo di partecipanti per attivare i singoli corsi.

Infine, Mirabello ha affrontato anche la problematica relativa ai lavoratori ex articolo 7. «Per quanto riguarda il cofinanziamento regionale - ha riferito Mirabello -, l’assessore Stillitani ha assicurato la copertura finanziaria dei contratti fino al 31 dicembre 2010, nonché l’impegno a collaborare con la Provincia per valutare le possibili soluzioni da adottare in futuro».
edg

giovedì 13 maggio 2010

La Capitaneria di porto illustra ai sindaci dei Comuni costieri l’ordinanza di sicurezza marittima e balneare

Disciplinare, ai fini della sicurezza marittima, la balneazione e le attività connesse che si svolgono lungo la Costa degli Dei, che da Pizzo si estende fino a Nicotera.
Questo l’obiettivo principale dell’ordinanza - emanata dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, diretta dal comandante Luigi Piccioli - discussa, stamattina alla Provincia, nel corso di un incontro con i sindaci del litorale vibonese, promosso dall’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli.

Il provvedimento giurisdizionale, in particolare, da disposizione per quanto concerne: le zone di mare riservate e vietate alla balneazione; l’individuazione delle acque sicure riservate ai bagnanti; la disciplina delle attività connesse alla balneazione; la creazione di corridoi per le imbarcazioni e la disciplina della navigazione all’interno degli stessi; l’organizzazione del servizio di salvataggio presso strutture balneari e spiagge libere.

«Per favorire l’ottimizzazione delle attività di balneazione, chiunque accerti o venga a conoscenza di una situazione di emergenza o di pericolo per l’incolumità umana in mare o per la sicurezza della navigazione, nonché per la tutela dell’ambiente marino - ha dichiarato il comandante Piccioli -, è opportuno che ci contatti immediatamente. A tal fine abbiamo attivato tre numeri telefonici, attivi 24 ore su 24, il 1530 (numero verde gratuito), lo 0963/5739233, che corrisponde alla nostra sala operativa, e lo 0963/573901, che corrisponde al centralino. Per potenziare il nostro servizio di vigilanza e controllo - ha aggiunto Piccioli - intendiamo, inoltre, far stazionare una motovedetta, oltre che a Vibo Marina, anche a Tropea, in maniera tale da servire in maniera più tempestiva le località balneari circostanti».

Le disposizioni elaborate dalla Capitaneria di Porto sono state particolarmente apprezzata dall’assessore provinciale all’Ambiente che, entrando nel merito, ha sottolineato come «le azioni previste nell’ordinanza emessa possano contribuire concretamente ad innalzare la sicurezza e la qualità della balneazione sul litorale vibonese».
In particolare Porcelli ha apprezzato l’aggiunta di una motovedetta su Tropea, «che, soprattutto in considerazione della notevole presenza di bagnanti e di imbarcazioni lungo questo tratto di costa, che comprende località quali Parghelia, Ricadi-Capo Vaticano, Joppolo e Nicotera, può rivelarsi assai utile per prestare soccorso ed assistenza in maniera adeguata e tempestiva».
All’ordinanza di sicurezza balneare, che verrà inviata a tutti i comuni rientranti nel circondario marittimo della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, è stata allegata una check-list di autoverifica che indica dettagliatamente cosa bisogna fare dal punto di vista operativo e di quali attrezzature ci si debba dotare per garantire il più possibile la sicurezza dei bagnanti, «con l’auspicio - ha sottolineato Piccioli - che, con senso di responsabilità, i Comuni approntino appositi regolamenti per la gestione di tutti gli altri aspetti legati all’utilizzo e alla fruizione delle aree demaniali marittime per finalità turistico ricreative, comprese la determinazione della durata della stagione balneare e degli orari di apertura delle strutture destinate alle attività ad essa connesse».
Alla riunione, che ha registrato una scarsa presenza di sindaci, oltre all’assessore Porcelli e il comandante Piccioli, sono intervenuti il tenente di vascello Antonio Ripoli, il consigliere provinciale Renato Arone, il direttore dell’Arpacal Mariano Romeo, il vicesindaco di Nicotera Paolino Campanaro e il sindaco di Ricadi Domenico Laria.
p.p.

La Provincia promuove un progetto in collaborazione con 23 Comuni per la realizzazione di un Centro di orientamento e assistenza agli immigrati

La Provincia di Vibo Valentia ha presentato un progetto per la realizzazione di un Centro polifunzionale per l’immigrazione, nell’ambito del Pon “Sicurezza per lo sviluppo”, con riferimento specifico alle iniziative in materia di impatto migratorio (obiettivo operativo 2.1).
A darne notizia è l’assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Barbieri, che ha curato il coordinamento e l’elaborazione della proposta progettuale. Recentemente, infatti, l’autorità di gestione del Pon Sicurezza, ai fini dell’attuazione del programma, ha invitato gli Enti locali a produrre delle proposte progettuali finalizzate alla realizzazione di iniziative per l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati regolari.
Dal canto suo, la Provincia, nella volontà di fornire il proprio supporto nel campo della mediazione istituzionale e dei percorsi di integrazione ed inclusione sociale a favore degli immigrati extracomunitari regolari, ha voluto cogliere questa opportunità attraverso la presentazione di un progetto specifico focalizzato su queste tematiche.
Il primo passo è stato il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, invitate a manifestare il proprio interesse verso l’iniziativa attraverso la sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa. All’appello hanno risposto i Comuni di Acquaro, Arena, Capistrano, Cessaniti, Drapia, Filadelfia, Filandari, Francavilla Angitola, Gerocarne, Monterosso Calabro, Nicotera, Polia, San Calogero, San Gregorio d’Ippona, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Serra San Bruno, Soriano Calabro, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia e Zambrone.
Nello specifico, il progetto, elaborato dal personale dell’Ente, prevede la realizzazione nella città capoluogo di un Centro polifunzionale per l’immigrazione, con il compito di erogare i seguenti servizi: front-office per informazioni relative alle attività del centro; consulenza legale sulla normativa italiana in materia di permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, contratti di lavoro; formazione e orientamento professionale; attività di sensibilizzazione in merito alle tematiche legate ai flussi migratori.
La gestione del Centro - una volta completate le opere necessarie e approvate con le relative linee guida adottate in sinergia con tutti i soggetti aderenti - verrà affidata attraverso una procedura di selezione pubblica alle associazioni di volontariato.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il progetto prevede un finanziamento complessivo di circa 540mila euro, da impiegare nella ristrutturazione di un immobile da destinare a sede del centro e nell’acquisto delle attrezzature informatiche e degli arredi.

«Una volta approvato e finanziato - ha spiegato Barbieri -, questo progetto consentirà di migliorare le condizioni di inclusione sociale dei cittadini stranieri immigrati regolarmente. Il fenomeno dell’immigrazione, che sta assumendo caratteristiche numeriche rilevanti anche nella nostra provincia, va visto come un’opportunità di crescita socio-economica ed al contempo come fattore compensativo dell’andamento demografico e del crescente drammatico ritorno all’emigrazione da parte della popolazione locale. Occorre quindi aiutare gli immigrati regolari ad individuare percorsi formativi adeguati alle proprie competenze, favorendo l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e, soprattutto, creando dei percorsi di legalità che impediscano ed arrestino il tentativo, da parte della criminalità organizzata, di sfruttare le condizioni di bisogno e disagio per il reclutamento e lo sfruttamento della forza lavoro, come i recenti fatti di Rosarno hanno drammaticamente dimostrato».
edg

mercoledì 12 maggio 2010

Sicurezza stradale, dopo il successo riscosso tra gli studenti delle scuole superiori le lezioni-spettacolo di Katedromos arrivano in piazza

Un evento finale pubblico, in programma sabato 15 maggio (a partire dalle ore 9.30) in Piazza Municipio a Vibo Valentia, chiuderà il progetto a favore della sicurezza stradale denominato Katedromos e attuato nell’ambito dell’iniziativa “Risorsa giovani Calabria” promossa dall’Upi (Unione Province italiane).
Articolato intorno a una serie di lezioni-spettacolo di grande impatto emotivo, al fine di illustrare ai più giovani i rischi della strada e sollecitare il rispetto delle regole, Katedromus ha già catalizzato l’attenzione di oltre 1600 studenti delle scuole superiori vibonesi, che nelle settimane scorse hanno assistito, insieme ai propri insegnanti, alle dimostrazioni allestite nei locali della Scuola di Polizia.

Incontri formativi che hanno avuto uno straordinario riscontro tra gli educatori ed i numerosi ragazzi che hanno partecipato, soprattutto grazie alla tecnica comunicativa utilizzata: immagini shoccanti e dal ritmo incalzante, accompagnate dalle drammatiche testimonianze dei protagonisti di alcuni incidenti stradali, sono state alternate ad animazioni divertenti e simulazioni di crash test. Un mix di emozioni attraverso cui si è riusciti a fare breccia nella sensibilità dei ragazzi, aumentando il loro grado di consapevolezza sui pericoli della guida fuori dalle regole del codice stradale o sotto l’effetto di alcol e droghe.

Sabato, dunque, l’evento finale, che offrirà una sintesi di quanto realizzato e per il quale sta mettendo a punto gli ultimi dettagli l’assessorato provinciale alle Politiche giovanili, guidato da Gianluca Callipo, che ha promosso la tappa vibonese di Katedromos.

In piazza, oltre agli esperti che animano il progetto, saranno presenti anche rappresentanze dei Vigili del Fuoco, della Polizia stradale, provinciale e municipale, nonché stand informativi dell’Associazione italiana vittime della strada e dell’Associazione donatori midollo osseo (Admo). Nel corso della mattinata, verranno allestite numerose dimostrazioni, dando la possibilità a chi interverrà di utilizzare anche un simulatore di ribaltamento (foto).
«Poche volte ho riscontrato tanto interesse e partecipazione su iniziative a favore della sicurezza stradale, come invece è avvenuto per Katedromos - ha sottolineato Callipo -. Il merito va soprattutto alla capacità con cui gli organizzatori sono stati in grado di coinvolgere i ragazzi, mettendoli di fronte alle conseguenze drammatiche di una guida non responsabile. Un insegnamento di grande spessore civico che, ridotto in pillole informative, sabato sarà fruibile da chiunque voglia partecipare. Ovviamente, in considerazione della diversa location e della partecipazione aperta a tutti, le lezioni-spettacolo saranno sintetizzate ed edulcorate da immagini troppo cruente».
edg

martedì 11 maggio 2010

De Nisi scrive al sindaco D’Agostino per sollecitare l’inserimento della cabinovia di Vibo Valentia nella programmazione comunale

La realizzazione della cabinovia per collegare Vibo Valentia alla sua frazione marina è l’oggetto di una lettera inviata dal presidente della Provincia, Francesco De Nisi, al sindaco della città capoluogo, Nicola D’Agostino, per sollecitare l’inserimento dell’opera nella programmazione comunale, dando così seguito al protocollo d’intesa siglato tra Regione, Provincia e Comune nell’ottobre del 2009.
In particolare, De Nisi rimarca la fattibilità dell’intervento sia dal punto di vista finanziario che per quanto riguarda l’impatto ambientale, sottolineando l’impegno con cui l’Amministrazione provinciale è riuscita a far inserire l’opera nelle previsioni del Por Calabria 2007/2013, ottenendo così un finanziamento complessivo di circa 22 milioni di euro, pari alla quasi totalità dell’investimento complessivo (26 milioni di euro) preventivato in fase di progettazione.
Ecco il testo della missiva di De Nisi:
«La realizzazione di un collegamento a fune tra la città capoluogo e la sua frazione marina, oltre a rispondere a una pressante esigenza di mobilità, consentirà di innescare importanti dinamiche di sviluppo socio-economico, mettendo in connessione diretta due popolose aree urbane. I benefici saranno anche di natura ambientale, in considerazione della diminuzione del traffico automobilistico che attualmente impegna in maniera massiccia le arterie stradali di collegamento. A ciò si aggiungano le considerazioni positive in merito alla sostenibilità dell’opera e alla sua copertura finanziaria, assicurata quasi per intero dai fondi europei destinati ai sistemi per la mobilità cittadina, grazie all’impegno con cui la Provincia ha caldeggiato l’inserimento dell’infrastruttura nelle previsioni del Por.

Il nuovo impianto a fune, d’altronde, è già stato oggetto di un protocollo d’intesa siglato il 2 ottobre 2009 da Regione, Provincia e Comune di Vibo Valentia, che impegna le amministrazioni firmatarie a stipulare un accordo di programma che disciplini gli impegni assunti, sulla base delle rispettive competenze istituzionali, definendo tempi e modalità di realizzazione dell’opera.
Inoltre, è in fase di definizione un accordo con Ferrovie della Calabria, per la predisposizione operativa del progetto, a suo tempo elaborato dalla Provincia e ammesso al finanziamento dalla Regione per un importo di 22 milioni e 100mila euro, a fronte dei 26 milioni di euro complessivi preventivati.
Insomma, la fase preliminare, che ha consentito di individuare la gran parte delle risorse necessarie, è stata conclusa con successo grazie alla sinergia istaurata. È ora necessario procedere con nuovi passi in questa direzione, consolidando la volontà comune di costruire l’infrastruttura, inserendola nella reciproca programmazione.
Altri territori - con riferimento particolare alla realizzazione del “Pendolo” per il collegamento tra Germaneto e il centro di Catanzaro, nonché alla realizzazione della metropolitana Cosenza-Rende - sono già entrati nella fase operativa di progetti simili, che attingeranno agli stessi fondi comunitari. Sarebbe opportuno, dunque, avviare anche nel Vibonese questo importante processo di sviluppo, giungendo in tempi rapidi alla progettazione esecutiva sulla base di una proficua collaborazione tra Comune e Provincia».
edg

lunedì 10 maggio 2010

Vertenza ex Nostromo, l’assessore Mirabello chiede la convocazione urgente in Prefettura di un tavolo tecnico con istituzioni e sindacati

L’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Michelangelo Mirabello (foto), ha chiesto al prefetto Luisa Latella la convocazione urgente di un incontro sulla vertenza che vede coinvolti i lavoratori dell’ex Nostromo (fruitori di ammortizzatori sociali in deroga), che oggi hanno occupato gli uffici del Centro per l’impiego di Vibo Valentia.
Con una lettera inviata anche agli assessori regionali alle Attività produttive e al Lavoro, Mirabello sottolinea la necessità di affrontare sinergicamente e in maniera risolutiva la delicata questione.
«Oggi più che mai, in una situazione di crisi generale che grava maggiormente su un territorio come quello vibonese - ha affermato l’assessore -, occorre che tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dalle Istituzioni, affrontino la drammatica e delicata vertenza dei lavoratori dell’ex Nostromo, i quali, esasperati per la loro condizione, hanno animato anche oggi una vibrante protesta. Da qui la necessità di costituire un tavolo tecnico-istituzionale che affronti in maniera sinergica con i sindacati, questa annosa questione, avviando la ricerca di soluzioni efficaci e condivise».
p.p.

giovedì 6 maggio 2010

Sopralluogo del presidente De Nisi sul cantiere per l’ammodernamento della strada Pizzo-Vibo Marina: entro l'inizio di giugno la riapertura

L’intervento di messa in sicurezza e ripristino della viabilità, resosi necessario dopo che una frana aveva interrotto la strada provinciale ex 522, nel segmento che da Pizzo conduce a Vibo Marina, ha offerto l’occasione alla Provincia di operare contestualmente per ammodernare questo importante e trafficato tratto della rete viaria.
L’andamento dei lavori, avviati già da alcune settimane, è stato oggetto di un recente sopralluogo effettuato dal presidente Francesco De Nisi, insieme agli assessori Giuseppe Barbuto (Lavori pubblici) e Gianluca Callipo (Turismo).

Accompagnati dai tecnici provinciali, gli amministratori hanno verificato l’avanzamento dell’opera, che prevede l’allargamento della carreggiata e dei ponti presenti lungo il tracciato
(foto), nei tratti dove sino ad oggi era addirittura difficile il passaggio di due mezzi contemporaneamente lungo gli opposti sensi di marcia.
«Entro l’inizio di giugno l’intervento sarà completato - ha spiegato De Nisi - e ciò consentirà una fruizione più sicura e agevole di questo tratto di strada, che collega la frazione marina della città capoluogo ad una delle principali località turistiche del vibonese. I lavori per rimuovere lo smottamento e ripristinare la viabilità hanno imposto uno stop forzato alla circolazione, offrendoci l’occasione per procedere con i lavori di ammodernamento».

Sui risvolti positivi per l’immagine turistica della costa, si è soffermato anche l’assessore Callipo: «Si tratta di una strada molto utilizzata da turisti e residenti, ma a causa delle numerose strettoie non mancavano disagi per la circolazione, soprattutto con riferimento al passaggio degli autobus. Problemi che verranno risolti con questi lavori, garantendo un collegamento più sicuro e veloce».
edg