venerdì 11 giugno 2010

Voucher formativi al palo: contributi assegnati ma i corsi non partono L'assessore Mirabello chiede l’intervento della Regione

Assume contorni kafkiani la vicenda relativa alla fruizione dei voucher formativi destinati al Vibonese e finanziati dalla Regione per un importo complessivo di circa 430mila euro, pari a 90 bonus del valore nominale di 5mila euro l’uno.
Il relativo bando, destinato esclusivamente ai disoccupati di breve o lungo periodo, che fanno parte di nuclei familiari “poveri o quasi poveri” (secondo la definizione normativa), fu pubblicato nel settembre scorso e la gestione venne affidata alle Amministrazioni provinciali.
Terminate tutte le procedure relative alla raccolta delle domande e alla verifica dei requisiti richiesti, la Provincia di Vibo Valentia approvò, all’inizio di marzo 2010, la graduatoria definitiva degli ammessi al contributo.
A questo punto, però, il meccanismo si è inceppato, a causa di quanto previsto dallo stesso bando regionale, che consente ai beneficiari di scegliere il percorso formativo che preferiscono, ma allo stesso tempo impone la formazione di classi con un minimo di 8 corsisti. Considerando che sono ben sono ben 227 le attività formative vibonesi accreditate nel catalogo della Regione, si è verificato ciò che in molti paventavano: l’estrema frammentazione delle scelte effettuate dai destinati dei voucher, impedisce nei fatti di raggiungere il numero minimo di partecipanti per attivare i singoli corsi.
Insomma, i soldi ci sono, i destinatari dei contributi sono stati individuati, ma l’attività formativa non parte. Una situazione già duramente stigmatizzata dall’assessore provinciale al ramo, Michelangelo Mirabello (foto), che da tempo ha sollecitato un intervento della Regione per superare l’impasse. Appello al quale, però, non c’è stata ancora risposta.
Da qui la richiesta ufficiale inviata oggi da Mirabello all’assessore regionale alla Formazione, Francescantonio Stllitani, e al dirigente generale del dipartimento competente, per l’istituzione in tempi brevi di un tavolo di concertazione che possa analizzare la problematica e suggerire le possibili soluzioni.
«La situazione al momento è di completo stallo - spiega Mirabello -. La Provincia ha svolto i suoi compiti in maniera puntuale, dando la possibilità ai potenziali fruitori dei voucher di partecipare correttamente al bando regionale. Ma ora i soggetti assegnatari del contributo e gli enti formativi ci contattano quotidianamente chiedendo l’avvio dei corsi di formazione. Ovviamente non possiamo eludere le disposizioni del bando, che prevede esplicitamente la formazione di classi con un minimo di 8 partecipanti per ogni corso, una soglia, però, che non si riesce a raggiungere, con la conseguente impossibilità di sfruttare concretamente questa importante opportunità per tante persone alle prese con gravi disagi economici. È necessario, dunque, che la Regione prenda atto di questa impasse e intervenga per risolverla».
edg

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