lunedì 30 novembre 2009

Prima seduta nella nuova sala consiliare, l’Assemblea approva l’assestamento generale di bilancio

Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera l’assestamento generale di bilancio, proposto dall’assessore al ramo Vincenzo Morelli, in vista della chiusura dell’esercizio 2009. La seduta si è tenuta per la prima volta nella nuova sala consiliare, che sorge alle spalle del Palazzo della Provincia.
A questo proposito, in mattinata, il presidente dell’Ente Francesco De Nisi, il direttore generale Ulderico Petrolo, alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, nonché assessori e dirigenti hanno partecipato alla cerimonia di benedizione dell’aula (clicca sulla foto per vedere la galleria d'immagini), officiata da monsignor Giuseppe Fiorillo, parroco del duomo di San Leoluca.

In apertura dei lavori dell’Assemblea, il presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Barilaro ha sottolineato la soddisfazione per aver finalmente acquisito la disponibilità della nuova aula consiliare, particolarmente adatta anche all’attività convegnistica.
Più critici i consiglieri di opposizione. In particolare, Nicola Crupi e Francesco Pititto hanno sottolineato che soltanto ora, dopo 15 anni dalla sua istituzione, la Provincia ha la sua sala consiliare. Risultato considerato importante dagli esponenti della minoranza, ma raggiunto con troppo ritardo, quasi 2 anni sulla data di consegna prevista. A questo proposito Crupi ha chiesto di sapere se l’Amministrazione intenda avviare le procedure per il versamento da parte dell’impresa costruttrice, Enel Spa, della penale prevista in caso di consegna in ritardo dei lavori, pari, secondo il contratto stipulato con la Provincia, a circa mille euro al giorno.
Interrogativi ai quali ha risposto lo stesso De Nisi, il quale ha spiegato che l’Enel ha completato i lavori nei tempi previsti, salvo per la finitura degli interni che non era inclusa nel capitolato d’appalto iniziale. Il ritardo, dunque, si è accumulato soprattutto a causa dell’attesa sostenuta per ottenere il certificato di agibilità richiesto dalla Provincia.
Si è poi proceduto con l’ordine del giorno, che prevedeva la surroga del consigliere Carlo Brosio in sostituzione del consigliere Martino Porcelli, decaduto per incompatibilità dopo aver assunto l’incarico di assessore.
L’Assemblea ha poi ascoltato l’assessore Vincenzo Morelli che ha relazionato sull’assestamento generale di bilancio. «Si tratta di una verifica degli equilibri contabili in vista della fine dell’esercizio 2009 - ha spiegato l’assessore -. Un assestamento di routine, dunque, per rimpinguare i capitoli di spesa eventualmente a corto di risorse utilizzando un milione e 180mila euro di nuove risorse di origine nazionale e regionale».
Dalle fila della minoranza è intervenuta Barbara Citton, che ha sottolineato come questo argomento fosse intimamente collegato con quello successivo all’ordine del giorno, cioè la presa d’atto della deliberazione della Corte dei Conti che ha mosso nei confronti della Provincia alcuni rilievi.
«Come ci si può limitare ad una presa d’atto? - ha chiesto Citton – Sarebbe stato opportuno, invece, sollecitare un atto d’indirizzo da parte dell’Assemblea, affinché si analizzassero nel merito gli appunti della magistratura contabile e si indicasse alla giunta un comportamento amministrativo coerente con quanto rilevato».
Tesi condivisa dal consigliere Pititto, che ha sottolineato i problemi di cassa accusati anche recentemente dall’Ente (gli stipendi del personale relativi al mese di novembre saranno pagati soltanto nei prossimi giorni). Di mancanza di una politica del risparmio e del rigore ha parlato poi Crupi, che ha auspicato controlli più stringenti sui costi.
Affermazioni a cui ha replicato il capogruppo del Pd Sergio Rizzo, il quale ha ricordato quanto siano diffusi in questo momento storico i problemi di cassa per gli enti pubblici. «Un fenomeno così allarmante e diffuso che sono stati già sollecitati provvedimenti da parte del Governo per affrontare questa mancanza di liquidità - ha detto il consigliere di maggioranza -. D’altronde i problemi di cassa riguardano anche Palazzo Chigi, che a sua volta non trasferisce agli enti locali le risorse attese».

Una chiave di lettura ribadita dallo stesso presidente De Nisi, che ha ricordato l’entità del credito vantato dalla Provincia di Vibo Valentia nei confronti dello Stato centrale, pari a circa 8 milioni di euro. A dargli manforte è stato subito dopo l’assessore Morelli, che ha rimarcato con orgoglio il lavoro fatto, ricordando gli sforzi compiuti per ridurre i costi. Un impegno concretizzatosi poi nell’equilibrio di bilancio e, addirittura, in un avanzo pari a circa 300mila euro.
Al termine della discussione l’assestamento è stato approvato soltanto con i voti della maggioranza, mentre l’opposizione ha votato compatta contro.
Successivamente, sono stati illustrati da Morelli i rilievi della Corte dei Conti (già ampiamente trattati nelle scorse settimane dalla stampa locale) e le relative risposte fornite ai giudici contabili. In particolare, la Corte dei Conti ha evidenziato l’incremento dell’indebitamento dell’ente, comunque entro i limiti di legge, e l’aumento delle spese per il personale. Appunti che Morelli, durante la sua audizione dinnanzi ai giudici contabili, ha avuto modo di chiarire, spiegando le ragioni dell’Ente, con particolare riferimento alla contrazione dei trasferimenti statali e regionali.

Infine, è stato approvato all’unanimità il regolamento per lo svolgimento degli esami di idoneità all’esercizio della professione di direttore tecnico di agenzia di viaggi e turismo, su cui ha relazionato l’assessore Gianluca Callipo.
edg

venerdì 27 novembre 2009

La Provincia attiva il nucleo ispettivo sul turismo: vigilerà sull'attività di Proloco, agenzie di viaggio e strutture ricettive

La Provincia di Vibo Valentia attiva - prima in Calabria - un nucleo ispettivo per vigilare sul rispetto delle normative in materia di turismo, con riferimento all’attività di Proloco, agenzie di viaggio e, in particolare, strutture ricettive.
A darne notizia è l’assessore al Turismo Gianluca Callipo, che in attuazione della legge regionale numero 8 del 2008 ha predisposto il servizio di vigilanza che sarà operativo da gennaio 2010.

In particolare, il nuovo organismo ispettivo, formato da tre dipendenti dell’Ente, avrà l’incarico di vigilare sull’attività delle Proloco e delle agenzie di viaggio affinché essa sia posta in essere secondo i dettami della disciplina che regola la materia, nonché di verificare periodicamente la sussistenza dei parametri per la relativa classificazione delle strutture ricettive. Ed è proprio quest’ultimo compito quello forse più rilevante per il miglioramento degli standard qualitativi dell’offerta turistica locale.
«L’istituzione del nucleo ispettivo, in base a quanto prevede la legge regionale per il riordino del settore turistico - ha sottolineato Callipo -, ci consentirà di riscontrare la sussistenza dei parametri che permettono alle strutture ricettive di essere classificate in base al numero di stelle ottenuto. L’attribuzione delle stelle, però, avviene ogni 5 anni e la classificazione di ogni singolo esercizio rimane immutata per lo stesso periodo, con il rischio concreto che alcune strutture continuino ad essere classificate in un certo modo, anche se in questo arco temporale vengono meno i requisiti originari. Un fenomeno che danneggia l’intero comparto - ha continuato l’assessore -, mettendo in difficoltà la stragrande maggioranza degli operatori che rispettano le regole per offrire una qualità sempre più alta. Con l’attività ispettiva predisposta dalla Provincia, invece, le strutture ricettive saranno incentivate a non far calare gli standard qualitativi certificati inizialmente in sede di attribuzione della classificazione, proprio perché consapevoli dei nuovi controlli periodici».
Una piccola rivoluzione, quindi, che promette di mettere ordine in un comparto dove è fondamentale perseguire la competitività delle imprese attraverso una rigorosa ricerca della qualità.
Della questione Callipo ha discusso recentemente con i rappresentanti degli operatori turistici, nel corso di una riunione con le associazioni di categoria servita per illustrare l’iniziativa ai diretti interessati. Estremamente positiva la reazione degli interlocutori dell’assessore, che hanno apprezzato l’avvio di questo servizio, in quanto garantisce maggiori margini per una concorrenza leale nel settore.
In quest’ottica di riordino del comparto turistico, si inserisce anche l’imminente approvazione del regolamento per lo svolgimento dell’esercizio della professione di direttore tecnico di agenzia di viaggio e turismo, che sarà discusso in Consiglio provinciale lunedì prossimo. Una volta licenziato dall’Assemblea, sarà possibile predisporre i bandi per l’accesso dei privati alla professione. A questo scopo, nel corso della prossima settimana, l’assessore Callipo incontrerà il rappresentante locale della Fiavet (Federazione italiana agenzie di viaggio e turismo), per discutere della questione e valutare eventuali proposte da tenere in considerazione nella redazione dei bandi, che saranno pubblicati entro dicembre 2009.
edg

La Provincia aderisce alla manifestazione indetta a Cosenza dalla Cgil

La Provincia di Vibo Valentia aderisce alla manifestazione indetta dalla Cgil Calabria, in programma sabato 28 novembre a Cosenza.
«Un’adesione dettata dalla volontà di rafforzare la richiesta al Governo di maggiore impegno verso il Sud - ha sottolineato il presidente della Provincia, Francesco De Nisi -. Da tempo ormai si percepisce nelle politiche nazionali una sorta di abbandono del Mezzogiorno al suo destino, senza rendersi conto che questo rappresenta un danno incommensurabile per l’intero Paese. È giusto, quindi, alzare la voce e cercare di far giungere a Roma le ragioni di una protesta sacrosanta».
edg

Fiorillo parte attiva del Coordinamento meridionale degli assessori provinciali all’Agricoltura

Promuovere le produzioni tipiche dell’agricoltura locale proiettandole adeguatamente sui mercati nazionali ed esteri e valorizzare il patrimonio rurale dei piccoli centri storici realizzando una rete di dimore e sapori.
Questi i punti cardine della discussione che ha animato il Coordinamento meridionale degli assessori provinciali all’Agricoltura (nella foto), che si è tenuto nei giorni scorsi a Paestum, nell’ambito della Borsa archeologica del turismo, una delle principali vetrine espositive del Sud.
Nel corso della riunione di categoria, alla quale hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Vibo Valentia Nazzareno Fiorillo ed il funzionario del settore Pasquale Nardo, si sono tracciate, inoltre, le linee guida programmatiche del Coordinamento e si è avviato un percorso comune per intercettare collegialmente i finanziamenti europei del settore.
Tra le decisioni prese, anche quella di rilanciare il progetto Tipicamente Sud, iniziativa finalizzata alla certificazione della qualità e dell’identità dei prodotti tipici meridionali.

«Il Mezzogiorno - hanno affermato concordi gli amministratori provinciali del sud Italia - si avvia a proiettarsi nel mercato agricolo ormai globalizzato con progetti comuni che puntano sulla qualità, sulla genuinità, sul gusto e sui sapori delle loro produzioni tipiche». Importante, a tal fine, si può rivelare l’intesa raggiunta dal Coordinamento con l’Unesco, importante organizzazione delle Nazioni Unite.

«La sinergia tra gli amministratori pubblici del comparto agricolo meridionale, che presenta peculiarità e problematiche simili - ha dichiarato l’assessore Nazzareno Fiorillo - può davvero innescare uno sviluppo armonico dell’agricoltura che, lo voglio ricordare, è uno dei settori più importanti dell’economia del Mezzogiorno. Per quel che ci riguarda più da vicino, come Provincia di Vibo Valentia ci stiamo adoperando alacremente affinché le iniziative, tese a valorizzare le nostre straordinarie produzioni tipiche, riescano a varcare i confini territoriali inserendosi a pieno titolo nei circuiti di promozione e commercializzazione internazionali. L’adesione e la partecipazione attiva al Coordinamento degli amministratori del Sud d’Italia - ha concluso Fiorillo - può aiutarci, dunque, ad avviare una serie di relazioni importanti con autorevoli ed influenti operatori del settore e inserirci in iniziative di alto profilo che possono contribuire alla crescita dell’economia agricola vibonese».
Al Coordinamento degli amministratori meridionali dell’Agricoltura sono intervenuti, oltre all’assessore Fiorillo, il vicepresidente del Consiglio provinciale di Cosenza Luciano Manfrinato, il dirigente del settore Agricoltura di Catanzaro Tommaso Di Girolamo, l’assessore della Provincia di Caserta Mario Miano, di Benevento Carmine Valentino, di Campobasso Pierpaolo Nanni, di Isernia Francesco Del Basso, di Bari Francesco Caputo e quello di Matera Giuseppe D’Alessandro.
pp

giovedì 26 novembre 2009

Artigianto, Provincia e associazioni di categoria impegnati in un progetto per la valorizzazione delle eccellenze

Continua l’azione dell’assessore alle Attività produttive Paolo Barbieri per la promozione di interventi che possano stimolare il settore dell’artigianato artistico e di qualità. Di seguito un suo recente intervento nel quale riassume obiettivi e tempistica di un progetto dedicato alle eccellenze artigiane, frutto di uno sforzo sinergico con le associazioni di categoria:
«L’assessorato provinciale alle Attività produttive, attraverso un articolato iter concertativo con il Coser Calabria (il consorzio regionale di servizi per il settore) e con le associazioni di categoria Cna, Confartigianato e Casartigiani, si appresta a realizzare un progetto per riqualificare e rilanciare l’artigianato artistico e di qualità della provincia di Vibo Valentia.
Il progetto, denominato “Eccellenze Artigiane” - che può contare su un finanziamento provinciale di circa 70mila euro -, prevede innanzitutto una mappatura del comparto locale per la catalogazione delle imprese operanti nell’ambito dell’artigianato artistico e tradizionale.
Questo screening iniziale ha lo scopo di offrire precisi riferimenti per ogni intervento a favore del settore, consentendo di conoscere in anticipo criticità e punti di forza. Superata questa prima fase, verrà bandito un concorso di art-designer rivolto principalmente agli studenti universitari e delle scuole superiori, affinché esprimano la propria creatività disegnando e realizzando oggetti d’artigianato che sappiano coniugare la tradizione con il design moderno.
Gli esiti del concorso saranno illustrati in un grande evento pubblico da tenersi in primavera, che prevede l’esposizione delle opere realizzate e l’organizzazione di appuntamenti formativi finalizzati ad avvicinare i giovani all’artigianato. Inoltre, all’esposizione dei lavori realizzati nell’ambito del concorso di idee si affiancherà una mostra permanente, una vera e propria cittadella dell’artigianato, che nelle intenzioni dei promotori dovrebbe avere il suo fulcro nel Castello Normanno-Svevo di Vibo, che già ospita il Museo statale Vito Capialbi.
Il progetto va inquadrato nell’ambito di una serie di iniziative che l’assessorato ha già avviato ed intende ulteriormente rafforzare al fine di fungere da supporto e stimolo per le imprese, offrendo loro la possibilità di accedere al mercato con maggiore efficacia, in considerazione del fatto che uno dei principali limiti del settore è dato dall’eccessiva frammentazione che impedisce di competere con efficacia sul mercato.
Eppure nel Vibonese esistono delle vere “eccellenze artigiane” che spesso non sono adeguatamente proposte ai consumatori; il progetto in questione, dunque, mira a portare alla luce quelle produzioni di nicchia che meritano attenzione e sostegno, coinvolgendo il contesto socio-produttivo a cui fanno riferimento ed a cui possono dare il proprio apporto per contribuire anche a superare in maniera unitaria la grave crisi economica e finanziaria di questi anni.
Per quanto riguarda gli strumenti finanziari a disposizione per la realizzazione del progetto va detto che soltanto da poco la Regione ha cominciato a trasferire un minimo di risorse alle Province affinché possano svolgere i compiti di promozione dello sviluppo che la legge assegna loro. Fondi ancora insufficienti, certo, ma a maggior ragione è necessario che vengano impiegati in maniera molto oculata, condividendo metodologie e obiettivi degli interventi con i diretti interessati. Una sinergia che in breve tempo però è già riuscita a produrre coesione d’intenti intorno ad un progetto molto interessante e articolato che può produrre effetti concreti per il rilancio del settore.
Importante sottolineare, infine, come l’Ente provincia, anche attraverso questo segmento di programmazione nel settore dell’artigianato, possa così assolvere il proprio compito di soggetto propulsore dello sviluppo locale, adempiendo in pieno alle funzioni che la riforma del Titolo V della Costituzione riconosce alle Province, a cominciare dal coordinamento dello sviluppo su area vasta».

edg

giovedì 19 novembre 2009

La solidarietà del presidente De Nisi al sindaco di Lamezia Gianni Speranza

«L’aggressione subita dal sindaco di Lamezia Terme è l’ennesimo segnale inquietante che incrementa quel clima di illegalità e di disprezzo per le regole che sta soffocando la Calabria».
Così il presidente dell'Amministrazione provinciale Francesco De Nisi ha commentato quanto accaduto al sindaco Gianni Speranza.

«Anche a nome della Provincia di Vibo Valentia, esprimo dunque massima vicinanza e solidarietà all’amministratore lametino, nell’auspicio che episodi di questo tipo non accadano più, grazie soprattutto ad uno scatto di orgoglio dei tanti calabresi onesti che vorrebbero veder realizzata una convivenza civile ispirata esclusivamente alla legge e al rispetto delle persone».
edg

Precariato, confronto tra Provincia, consiglieri regionali e sindacati per la ricerca di una soluzione. Il nodo resta l’equiparazione agli Lsu e Lpu

Doveva essere una riunione squisitamente operativa, e in parte lo è stata. Ma la natura della tematica affrontata e la presenza di numerosi lavoratori precari dell’Amministrazione provinciale ha dato all’incontro di oggi tra l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Michelangelo Mirabello, i sindacati ed i consiglieri regionali vibonesi, un tenore programmatico, che ha consentito ai soggetti istituzionali coinvolti di mettere le carte in tavola senza equivoci.
Oggetto dell’incontro, convocato da Mirabello venerdì scorso, è stata la sorte dei lavoratori precari, con particolare riferimento a quelli in forza alla Provincia e all’Aterp.
Una problematica ormai annosa, che l’assessore provinciale intende risolvere una volta per tutte, puntando all’equiparazione dei lavoratori in questione agli Lsu e Lpu, affinché si possa poi procedere alla loro stabilizzazione nell’ambito del quadro normativo già utilizzato in passato per queste specifiche categorie.
Una strategia già ventilata a suo tempo dal presidente della Regione Agazio Loiero, che ha promesso un provvedimento legislativo omnibus per il precariato negli enti pubblici calabresi. Legge, però, che fino ad oggi non è stata ancora varata dall’Assemblea, nonostante sia imminente l’approvazione della finanziaria regionale, considerata l’ultima spiaggia di questa Legislatura per l’adozione di una soluzione che riduca fortemente il fenomeno.

All’incontro di oggi, oltre a Mirabello, hanno partecipato i rappresentanti sindacali Donatella Bruni e Davide De Rito (Cgil), Luciano Prestia (Uil), Giuseppe Garrì (Cisl), i consiglieri regionali Pietro Giamborino e Brunello Censore, nonché una nutrita rappresentanza dei 79 precari della Provincia.

In apertura dei lavori, Mirabello ha ribadito gli obiettivi della riunione, ispirata principalmente dalla ricerca di soluzioni possibili. «Non c’è stata ancora una svolta decisiva in questa vicenda - ha avvertito l’amministratore provinciale, rivolgendosi ai lavoratori - né un percorso netto e univoco già individuato. Siamo qui proprio per confrontarci e adottare una strategia condivisa che possa determinare la stabilizzazione dei lavoratori interessati. Una cosa è certa, però, non è più possibile riporre le speranza occupazionali di queste persone in una convenzione con la Regione (copre la metà dei costi sostenuti per il pagamento degli stipendi, ndr) che deve essere rinnovata annualmente e non dà garanzie per il futuro, come dimostra quanto successo all’Aterp, dove 14 lavoratori sono al momento disoccupati perché l’accordo non è stato rinnovato».
Mirabello ha poi rimarcato quella che considera la strada più sicura per giungere alla stabilizzazione, cioè l’equiparazione agli Lsu e Lpu. Una strategia condivisa dai consiglieri regionali Giamborino e Censore, che hanno sottolineato come l’approvazione della finanziaria regionale sia l’ultima occasione utile, prima della fine dell’attuale Legislatura, per impegnare la Regione su questo
fronte.
«La politica ha il dovere di risolvere i problemi - ha affermato Giamborino -, ma se andiamo in Consiglio regionale a parlare di stabilizzazione dei precari calabresi rischiamo di fallire, senza contare il rischio che il Governo impugni un eventuale provvedimento in questa direzione. Meglio, dunque, puntare all’equiparazione agli Lsu ed Lpu per mettere un punto fermo e cominciare ad ottenere il tempo pieno dell’orario lavorativo (al momento la convenzione copre 25 ore settimanali, ndr)». Giamborino, inoltre, ha proposto anche la creazione dell’Agenda vibonese del lavoro, una sorta di tavolo concertativo permanente che metta nero su bianco le singole vertenze, che per forza di cose necessitano di approcci differenti in relazione alle specifiche problematiche occupazionali.
Sulla stessa lunghezza d’onda Censore, che ha messo l’accento sugli strumenti di pressione disponibili per spingere il Consiglio regionale a legiferare in questa direzione: l’impegno già assunto da Loiero e l’approvazione della finanziaria. «Legge di bilancio che non voteremo se in essa non saranno previste risorse per i precari», ha concluso Censore.

Caustici, invece, i rappresentanti sindacali che hanno negato la presunta efficacia dell’equiparazione ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. In particolare, Donatella Bruni ha spiegato che lo status di Lsu o Lpu consente semplicemente di utilizzare i lavoratori in questione negli enti pubblici, ma non rappresenta l’anticamera della stabilizzazione.
«Per quella c’è bisogno dell’impegno concreto degli enti che hanno in forza i precari - ha affermato la rappresentante della Cgil -, che devono provvedere ad elaborare un piano di stabilizzazione sulla base di una pianta organica definitiva. Insomma, bisogna distinguere tra “utilizzazione”, cosa già consentita dall’ex articolo 7 del decreto regionale 3902 del 2006, e “stabilizzazione”. Inoltre, le normative nazionali prevedono la riduzione dei bacini Lsu e Lpu, non certo il loro incremento».
Per Donatella Bruni, dunque, gli Enti, a cominciare da Provincia e Asp, devono mettersi nelle condizioni di stabilizzare i precari, procedendo al riassetto degli organici e trovando le risorse necessarie. Con riferimento specifico all’Aterp, poi, la sindacalista ha messo in dubbio che i lavoratori attualmente in servizio (16 su 30 precari) siano stati stabilizzati. «Loro credono questo e dicono che va bene così, ma quando scadranno i contratti a termine si renderanno conto di come stanno davvero le cose». Per gli altri 14 rimasti senza occupazione, neppure a tempo determinato, Bruni ha chiesto che vengano reintegrati al più presto, affinché non siano esclusi da eventuali provvedimenti regionali quando questi verranno adottati.
Tesi condivisa dal rappresentante Uil, che ha rimarcato la necessità di un’assunzione di responsabilità da parte degli enti pubblici.
«Con la Provincia, ad esempio, tempo fa avevamo raggiunto precisi accordi che avrebbero dovuto innescare il processo di stabilizzazione - ha ricordato - ma sono rimasti lettera morta. Se il problema è trovare le risorse necessarie, si cominci a fare economia mettendo fuori i dirigenti che non valgono quanto sono pagati». Prestia, infine si è detto d’accordo con la proposta di Giamborino di istituire l’Agenda del lavoro vibonese, «un tavolo tecnico-operativo che consenta di inquadrare in maniera complessiva e dettagliata le problematiche locali in materia».

Al termine, la riunione è stata aggiornata alla prossima settimana, quando Provincia, consiglieri regionali e sindacati torneranno a sedersi allo stesso tavolo per stabile un ruolino di marcia e definire un piano d’azione che conduca al massimo coinvolgimento della Giunta e dell’Assemblea regionale.
edg

Presentati il logo del Conservatorio di Vibo e la partecipazione dell’Orchestra giovanile provinciale alla rassegna nazionale Job e Orienta

Una croce potenziata con tutti i bracci uguali, estrapolata dallo stemma della Provincia di Vibo Valentia, con in alto la bandiera italiana alla quale segue la scritta, Conservatorio di musica di Vibo Valentia.
Questo il nuovo logo del Conservatorio Fausto Torrefranca, presentato stamattina, nelle sede dell’Istituto, dalla direttrice Antonella Barbarossa, dal presidente della Provincia Francesco De Nisi e dall’assessore alla Pubblica istruzione Maria Salvia (nelle foto sotto la conferenza stampa).
«Nell’era della globalizzazione, che spesso porta alla perdita della propria identità e delle proprie radici - ha affermato Barbarossa - ci tenevamo a dotarci di un simbolo di riconoscibilità. Pertanto, abbiamo ritenuto opportuno riprenderlo dallo stemma ufficiale dell’Amministrazione provinciale e speriamo di onoralo degnamente, mantenendo alto il profilo del Conservatorio».
A tenere a battesimo il simbolo dell’Istituto vibonese di alta formazione musicale, sarà la sua rinomata orchestra sinfonica, che si esibirà nei prossimi giorni nella prestigiosa cornice offerta dall’VIII Festival internazionale di musica e arte sacra di Roma. Nel corso della conferenza stampa di presentazione la direttrice Barbarossa ha annunciato, inoltre, che il ministero della Pubblica istruzione, guidato da Maria Stella Gelmini, ha assegnato al Conservatorio Torrefranca e all’Istituto comprensivo Amerigo Vespucci di Vibo Marina, un immobile confiscato alla mafia nel territorio comunale di Nicotera, che verrà presto adibito a laboratorio musicale e messo a disposizione dei cittadini.
A rendere noti i dettagli della
partecipazione - il prossimo 26, 27 e 28 novembre - dell’Orchestra giovanile provinciale vibonese al “Job e Orienta” di Verona, tra le più complete e accreditate rassegne nazionali dedicate alla formazione e al lavoro - patrocinata dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - è stato invece l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Maria Salvia che, tra le altre cose, ha voluto ribadire che, «grazie al talento dei giovani musicisti vibonesi, magistralmente diretti da Antonella Barbarossa, stiamo veicolando un’immagine positiva della nostra provincia sia a livello regionale che nazionale». «Dopo Verona - ha concluso - varcheremo i confini nazionali andandoci ad esibire a Bruxelles, dove siamo stati invitati ufficialmente dal direttore generale della Commissione europea per le politiche regionali Raul Prado».
A concludere la ridda
d’interventi è stato il presidente della Provincia, il quale si è detto contento per i risultati ottenuti dall’Orchestra giovanile e, riguardo al simbolo del Conservatorio, ha apprezzato il fatto che si sia voluto riprendere in parte lo stemma della Provincia, mantenendo così salde le radici che legano l’Istituto al territorio vibonese. «Sono grato - ha aggiunto De Nisi - per la qualità eccelsa della formazione che fornite e per l’immagine positiva che esportate fuori dai confini regionali e nazionali. Vibo, grazie a voi, si inserisce a pieno titolo nei circuiti musicali e culturali internazionali. State dimostrando con il vostro agire che anche al Sud si può lavorare con qualità».
Il presidente della Provincia, a margine dell’incontro, ha anche reso noto che, grazie ad un’intesa con il vescovo Luigi Renzo (che ha concesso la Chiesa dello Spirito Santo) e con il Comune di Vibo Valentia (che ha messo a disposizione i locali attigui), la Provincia, una volta avuto il parere positivo della Sovraintendenza, consegnerà alla direttrice Barbarossa un auditorium degno del blasone del Conservatorio Fausto Torrefranca.
p.p.

lunedì 16 novembre 2009

Voucher formativi, ecco come accedere agli incentivi per i disoccupati

L’assessorato provinciale alla Formazione professionale si mobilità in vista della pubblicazione sul Burc del catalogo formativo regionale, circostanza che innescherà il conto alla rovescia per la presentazione delle domande finalizzate ad accedere ai voucher formativi destinati ai componenti di nuclei familiari poveri. In pratica, si tratta di incentivi economici nominativi pari a 5mila euro per corsista.
Al fine di spiegare la questione nel suo complesso e illustrare le iniziative adottate dalla Provincia per facilitare l’accesso al bando - che nel Vibonese può contare su una dotazione finanziaria di circa 430mila euro (complessivamente, su scala regionale, le risorse ammontano a 5 milioni di euro) - l’assessore Michelangelo Mirabello ha incontrato oggi i giornalisti ed i rappresentanti degli Enti formativi che operano sul territorio provinciale.

Nel corso della riunione (foto) l’assessore ha spiegato che il catalogo formativo regionale non è finalizzato soltanto all’erogazione degli incentivi individuali, ma rappresenta lo strumento di riferimento per l’intero settore calabrese della formazione.
Nel documento, infatti, trovano posto esclusivamente i corsi riconosciuti dalla Regione, di cui 200 riferiti al territorio vibonese; di questi, 20 sono stati proposti direttamente dall’Amministrazione provinciale, in seguito ad una capillare indagine sulla domanda formativa locale condotta dall’assessorato competente nel corso dell’ultimo anno.
Ma, come accennato, il debutto sul Burc del catalogo formativo, previsto per il 18 novembre, farà scattare anche i termini per la presentazione delle domande di accesso ai voucher.
Entro e non oltre 45 giorni dalla data di pubblicazione, infatti, i disoccupati di breve e lungo periodo che appartengono a nuclei familiari poveri o quasi poveri potranno presentare istanza per fruire del voucher.
La domanda, debitamente compilata, potrà essere presentata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno oppure consegnata a mano ai Centri per l’impiego (Via G. Fortunato, Vibo Valentia – Via Guardia Boschi Mulè, Serra San Bruno).
«Per facilitare questa procedura e dare al maggior numero di persone la possibilità di fruire di questi incentivi - ha spiegato Mirabello -, abbiamo attivato uno sportello informativo presso gli uffici dell’assessorato (Contrada Bitonto, Vibo Valentia ndr), al quale è possibile rivolgersi per avere maggiori informazioni sui termini del bando, sui requisiti di ammissione al finanziamento e sulle modalità di presentazione delle domande. I fondi regionali a disposizione non sono molto consistenti, ma proprio perché le risorse sono così risicate è fondamentale non sprecare questa opportunità».

Lo sportello informativo sarà accessibile al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 13,30 e nei restanti giorni lavorativi anche dalle 15,30 alle 17,30.
edg

Scarica QUI bando, modulo di domanda e relativi allegati


venerdì 13 novembre 2009

L'assessore Mirabello traccia la strategia per la stabilizzazione dei lavoratori precari: «Equipararli agli Lsu e mobilitare la Regione»

Sciogliere una volta per tutte il nodo del precariato che riguarda 109 lavoratori, di cui 79 in forza alla Provincia (ex articolo 7 del decreto regionale 3902 del 2006) e 30 all’Aterp.
È quanto si propone di realizzare l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Michelangelo Mirabello, che punta all’equiparazione dei lavoratori in questione agli Lsu e Lpu, affinché si possa poi procedere alla loro stabilizzazione nell’ambito del quadro normativo già utilizzato in passato per queste specifiche categorie.
«Attualmente - spiega Mirabello - i precari, sebbene sottopagati, continuano a lavorare grazie ad una convenzione con la Regione (la quale eroga la metà delle risorse necessarie per le rispettive retribuzioni, ndr) che però va rinnovata annualmente, senza dare loro alcuna certezza di stabilizzazione futura. Una situazione non più sostenibile, soprattutto se si considera che tali lavoratori vengono utilizzati quotidianamente per rafforzare i servizi pubblici erogati, sulla base del considerevole bagaglio di esperienza accumulato in tanti anni di lavoro. Ma, nonostante l’importanza dell’opera prestata, questi lavoratori rimangono senza alcuna certezza di stabilità occupazionale, gravati da una condizione che al momento non prospetta loro alcuna concreta ipotesi di fuoriuscita dal bacino del precariato».
La strategia messa in campo da Mirabello agisce su due fronti: investire della questione direttamente il presidente della Regione Agazio Loiero, che già in passato ha accennato alla possibilità di equiparare i precari agli Lsu e Lpu per favorirne la stabilizzazione; coinvolgere le organizzazioni sindacali ed i consiglieri regionali vibonesi, affinché condividano l’iniziativa e facciano la propria parte perché vada in porto.
A questo scopo, l’assessore provinciale ha scritto a Loiero, ricordando i termini della questione e sollecitando l’assunzione di provvedimenti che consentano di giungere alla stabilizzazione dei 109 lavoratori in questione.
«Ogni anno - scrive Mirabello - giunti alla fine del percorso garantito dalla convenzione, cresce tra i lavoratori l’allarme e la preoccupazione per un futuro ancora incerto, soprattutto in carenza di percorsi amministrativi e legislativi idonei a prospettare la stabilizzazione occupazionale». Da qui la richiesta a Loiero di intervenire «per l’individuazione di un percorso che, attraverso forme di cooperazione tra diversi livelli istituzionali, possa finalmente consentire una soluzione definitiva».
Contestualmente alla lettera inviata al presidente della Regione, Mirabello ha convocato per giovedì 19 novembre (ore 11.00, sala giunta) una riunione con i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, nonché con i consiglieri regionali Antonio Borrello, Bruno Censore, Pietro Giamborino e Francescantonio Stillitani, i quali, come ha sottolineato Mirabello, hanno già espresso grande attenzione nei confronti di questa problematica nell’esercizio delle proprie funzioni legislative.
In occasione dell’incontro, l’amministratore provinciale chiederà di condividere la strategia prospettata e di attivarsi affinché la stabilizzazione dei lavoratori coinvolti si realizzi attraverso l’intervento diretto della Regione.
edg

giovedì 12 novembre 2009

Finanziato il Piar della Provincia: 5 milioni di euro per le aree rurali

L’assessore provinciale alle Politiche comunitarie, Paolo Barbieri, comunica che la Regione Calabria ha approvato la graduatoria relativa alla prima annualità dei Piar (Progetti integrati per le aree rurali), ammettendo al finanziamento - per un importo complessivo di circa 5milioni e 200mila euro - Viv’Amenity, promosso dall’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia.
In particolare, le risorse stanziate sono state così suddivise: 3milioni e 230mila euro per la Misura 125 (Strade, acquedotti ed elettrificazione rurale), 707mila euro la Misura 227 (ingegneria naturalistica, sentieristica e viabilità minore forestale), 886mila euro per la Misura 321 (servizi essenziali per l’economia e le popolazione rurale) e 450mila euro per la Misura 216 (sostegno agli investimenti non produttivi).
Tali risorse serviranno alla realizzazione dei progetti esecutivi concertati con i Comuni di Acquaro, Arena, Cessaniti, Dasà, Dinami, Drapia, Filadelfia, Filandari, Filogaso, Francavilla Angitola, Joppolo, Limbadi, Maierato, Parghelia, Polia, Serra San Bruno, Sorianello, Soriano Calabro, Vibo Valentia, Zaccanopoli, Zungri, nonché con la Comunità montana dell’Alto Mesima – Monte Poro e con Aiab Calabria.

«Si tratta - ha spiegato Barbieri - di un importante risultato frutto di una seria programmazione per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Piano di sviluppo rurale 2007–2013 e di una concertazione efficace tra Amministrazione provinciale, Comuni e Comunità montana, a dimostrazione che, nonostante le sterili polemiche ed i cattivi auspici da parte dalle cassandre di turno, quando si mette in campo un’efficace sinergia i risultati non possono che essere positivi».
L’approvazione del Piar promosso dalla Provincia consentirà agli Enti beneficiari di avviare interventi diretti al miglioramento delle infrastrutture dei comprensori agricoli, alla valorizzazione delle aree agricole e boschive e alla realizzazione di servizi essenziali a favore delle comunità rurali.
«Inoltre - ha concluso Barbieri -, va evidenziato che l’intero coordinamento e la predisposizione degli atti necessari alla presentazione del Piar sono stati realizzati da personale dell’Amministrazione provinciale, senza dover ricorrere a consulenze esterne e quindi a nuovi spse a carico dell’Ente, a dimostrazione che sono a disposizione risorse professionali qualificate, in grado di elaborare atti di particolare complessità tecnico-amministrativa come in questa circostanza».
Ora, grazie alla concertazione avviata già da diversi mesi, la Provincia si appresta a presentare un nuovo Piar a valere sulla seconda annualità 2010-2011, la cui scadenza è fissata per il prossimo 16 novembre.
Soddisfazione per l’approvazione del Viv’Amenity è stata espressa anche dal presidente Francesco De Nisi e dall’Assessore alle Politiche agricole Nazareno Fiorillo.
edg

lunedì 9 novembre 2009

Impiantistica sportiva, Callipo replica al sindaco di Pizzo: «Nessuna impasse, pronti anche alla consegna anticipata dei nuovi spogliatoi»

In merito a quanto dichiarato dal sindaco di Pizzo Fernando Nicotra, relativamente alla mancata consegna da parte della Provincia dei lavori per la messa a norma degli spogliatoi dello stadio comunale, l’assessore provinciale all’Impiantistica sportiva, Gianluca Callipo (nella foto), replica quanto segue:
«Il sindaco Nicotra lamenta un’impasse che non c’è nella consegna dei nuovi spogliatoi, realizzati dalla Provincia per un importo di 100mila euro. L’opera in questione, infatti, è già terminata e, a differenza di quanto erroneamente affermato, per questa tipologia di intervento non è previsto il collaudo statico, ma è sufficiente il certificato di regolare esecuzione dei lavori. Documento che abbiamo già acquisito e provveduto ad inoltrare tempestivamente al Coni, il quale a sua volta dovrà prenderne atto per emettere il definitivo parere favorevole che darà ai nuovi spogliatoi la piena omologazione per l’utilizzo nelle gare ufficiali.
In ogni caso, anche in considerazione delle sollecitazioni del sindaco Nicotra, la Provincia può provvedere immediatamente alla consegna anticipata dell’opera al Comune di Pizzo, qualora questi ne faccia richiesta. In caso contrario, non si potrà fare altro che attendere il parere del Coni per il passaggio definitivo.

Detto questo, vorrei sottolineare l’impegno dell’Amministrazione provinciale, che ha finanziato e realizzato un intervento che non rientra nelle sue specifiche competenze (l’impianto è di proprietà del Comune, che dunque ha competenza anche in materia di agibilità statica), ma senza il quale lo stadio di Pizzo non sarebbe stato omologabile per le gare ufficiali. Partite dalle quali, però, rischia di restare ancora escluso il pubblico, a causa della non agibilità delle tribune. Sarebbe opportuno, dunque, che l’Amministrazione napitina intervenisse per programmare e realizzare questo importante intervento complementare, senza il quale la fruizione della struttura non sarà mai piena».
edg

giovedì 5 novembre 2009

Valorizzazione dei prodotti locali, al via l’undicesima edizione del Festival delle Castagne

Prenderà il via sabato 7 novembre, a Pizzoni, l’undicesima edizione del Festival delle Castagne, «manifestazione che - ha evidenziato l’assessore provinciale all’Agricoltura Nazzareno Fiorillo (nella foto), nel corso della presentazione alla stampa - rientra in una serie di iniziative che come Amministrazione provinciale abbiamo ideato o, come in questo caso, patrocinato, con l’intento di valorizzare e promuovere i prodotti tipici locali».
L’obiettivo specifico del Festival - promosso dalla Pro Loco di Pizzoni - è quello di esplorare le potenzialità della castagna come risorsa del sistema agricolo locale, riflettendo sia sulle potenzialità economiche di questo comparto produttivo (frutti, legname, funghi, prodotti del sottobosco), sia sul valore naturalistico di questa attività.
«L’aspetto relativo alla salvaguardia ambientale insita in produzioni di questo tipo risulta ancora poco considerato, mentre in un contesto come quello attuale, che ha tra le priorità la tutela della natura - ha dichiarato il presidente della Pro Loco di Pizzoni Tarquinio Gallucci -, può davvero costituire un’opportunità di importanza non certo secondaria».

La manifestazione è patrocinata, oltre che dalla Provincia di Vibo Valentia, anche dal Comune di Pizzoni e dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e si avvarrà della collaborazione, tra gli altri, dell’associazione provinciale Cuochi vibonesi, dell’Istituto alberghiero di Vibo Valentia, dell’associazione ArtigianFamiglia, della Camera di Commercio e della sezione vibonese di Confindustria.
Il programma dell’iniziativa prevede innanzitutto un convegno sulla “‘Nzerta”, una qualità autoctona di castagna nota per il fatto di poter essere mangiata anche cruda. Al seminario, che si terrà sabato 7 novembre nella Sala consiliare del Comune di Pizzoni, parteciperanno, oltre a Fiorillo e Gallucci, il presidente della Provincia Francesco De Nisi, il sindaco di Pizzoni Francesco Garisto, Carmensissi Malferà (ArtigianFamiglia), Gaetano Mercatante (Icea Calabria) e Roberto Mercurio (docente di Gestione dei Sistemi agrari e forestali presso l’Università mediterranea).
Il giorno dopo, domenica 8 novembre, alle ore 15.00, nella villa comunale, sarà organizzata la degustazione di numerosi prodotti a base di castagne, dalle classiche caldarroste ai dolci.
p.p.