giovedì 26 novembre 2009

Artigianto, Provincia e associazioni di categoria impegnati in un progetto per la valorizzazione delle eccellenze

Continua l’azione dell’assessore alle Attività produttive Paolo Barbieri per la promozione di interventi che possano stimolare il settore dell’artigianato artistico e di qualità. Di seguito un suo recente intervento nel quale riassume obiettivi e tempistica di un progetto dedicato alle eccellenze artigiane, frutto di uno sforzo sinergico con le associazioni di categoria:
«L’assessorato provinciale alle Attività produttive, attraverso un articolato iter concertativo con il Coser Calabria (il consorzio regionale di servizi per il settore) e con le associazioni di categoria Cna, Confartigianato e Casartigiani, si appresta a realizzare un progetto per riqualificare e rilanciare l’artigianato artistico e di qualità della provincia di Vibo Valentia.
Il progetto, denominato “Eccellenze Artigiane” - che può contare su un finanziamento provinciale di circa 70mila euro -, prevede innanzitutto una mappatura del comparto locale per la catalogazione delle imprese operanti nell’ambito dell’artigianato artistico e tradizionale.
Questo screening iniziale ha lo scopo di offrire precisi riferimenti per ogni intervento a favore del settore, consentendo di conoscere in anticipo criticità e punti di forza. Superata questa prima fase, verrà bandito un concorso di art-designer rivolto principalmente agli studenti universitari e delle scuole superiori, affinché esprimano la propria creatività disegnando e realizzando oggetti d’artigianato che sappiano coniugare la tradizione con il design moderno.
Gli esiti del concorso saranno illustrati in un grande evento pubblico da tenersi in primavera, che prevede l’esposizione delle opere realizzate e l’organizzazione di appuntamenti formativi finalizzati ad avvicinare i giovani all’artigianato. Inoltre, all’esposizione dei lavori realizzati nell’ambito del concorso di idee si affiancherà una mostra permanente, una vera e propria cittadella dell’artigianato, che nelle intenzioni dei promotori dovrebbe avere il suo fulcro nel Castello Normanno-Svevo di Vibo, che già ospita il Museo statale Vito Capialbi.
Il progetto va inquadrato nell’ambito di una serie di iniziative che l’assessorato ha già avviato ed intende ulteriormente rafforzare al fine di fungere da supporto e stimolo per le imprese, offrendo loro la possibilità di accedere al mercato con maggiore efficacia, in considerazione del fatto che uno dei principali limiti del settore è dato dall’eccessiva frammentazione che impedisce di competere con efficacia sul mercato.
Eppure nel Vibonese esistono delle vere “eccellenze artigiane” che spesso non sono adeguatamente proposte ai consumatori; il progetto in questione, dunque, mira a portare alla luce quelle produzioni di nicchia che meritano attenzione e sostegno, coinvolgendo il contesto socio-produttivo a cui fanno riferimento ed a cui possono dare il proprio apporto per contribuire anche a superare in maniera unitaria la grave crisi economica e finanziaria di questi anni.
Per quanto riguarda gli strumenti finanziari a disposizione per la realizzazione del progetto va detto che soltanto da poco la Regione ha cominciato a trasferire un minimo di risorse alle Province affinché possano svolgere i compiti di promozione dello sviluppo che la legge assegna loro. Fondi ancora insufficienti, certo, ma a maggior ragione è necessario che vengano impiegati in maniera molto oculata, condividendo metodologie e obiettivi degli interventi con i diretti interessati. Una sinergia che in breve tempo però è già riuscita a produrre coesione d’intenti intorno ad un progetto molto interessante e articolato che può produrre effetti concreti per il rilancio del settore.
Importante sottolineare, infine, come l’Ente provincia, anche attraverso questo segmento di programmazione nel settore dell’artigianato, possa così assolvere il proprio compito di soggetto propulsore dello sviluppo locale, adempiendo in pieno alle funzioni che la riforma del Titolo V della Costituzione riconosce alle Province, a cominciare dal coordinamento dello sviluppo su area vasta».

edg

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